NOTIZIE DAL FRONTE

Cari amici, come state?

E' ormai qualche tempo che vivo qui, tra le montagne dell'Afghanistan Nord Occidentale, ed è con grande piacere che mi accingo a scrivervi.. Non posso raccontarvi molto: come certo comprenderete la riservatezza è per noi un'abitudine oltre che un dovere, ma ciò che posso fare è aprire per voi una finestra su quello che, in Patria, spesso resta un nome avvolto nel mistero..

Comincerò col raccontarvi, innanzi tutto, che l'Afghanistan, almeno quello che sto imparando a conoscere  in questi mesi, è un posto meraviglioso: montagne di sabbia e roccia, dalle forme familiari ma dai colori così diversi da quelle del nostro Friuli, i cui contorni delimitano un orizzonte di una limpidezza sconcertante, soprattutto di notte, quando le stelle ci osservano così vicine che sembrano poterci guardare fin dentro nell'anima..E poi tramonti di fuoco nei quali l'intero paesaggio sembra trasfigurarsi e divenire qualcosa che esula dal tempo stesso ponendosi oltre esso, quasi un'immagine del senso trascendente della vita che qui sembra come non mai scorrere libera e potente, noncurante delle logiche umane come il grande falco che quasi ogni giorno sorvola sereno e maestoso il nostro accampamento.. La vita qui per noi Alpini è fatta di duro lavoro e condivisione totale, e posso assicurarvi con orgoglio che tutti, dal primo all'ultimo, stiamo dando veramente il massimo per onorare la penna che sempre portiamo sull'elmetto affrontando ogni situazione con impegno, spirito di adattamento ed un po’ di sano umorismo che, lo sapete bene, fa parte della nostra tradizione e non guasta mai! Il tempo a mia disposizione per scrivervi corre via veloce.. è ora per me di andare "sotto la tenda a riposar", come recita una vecchia canzone che ben conosciamo. Affido a queste poche righe un riflesso di quella che si sta rivelando una grandiosa esperienza, certo non priva di asperità ma proprio per questo ancor più affascinante.  Un abbraccio a tutti voi.

 Davide.