Festa del Gruppo

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Per chi c’era è stato gratificante e per gli assenti…peccato…un’occasione mancata, un’occasione molto semplice ma sempre preziosa quanto può rivelarsi un’incontro fra amici che vogliono, per un momento, staccare la spina e buttare alle spalle le quotidiane preoccupazioni.
Detta così sembrerebbe un riferimento ad una festa, una gita, mentre non bisogna dimenticare, anzi, che il vero e principale motivo del nostro esserci ritrovati in quella data è la volontà di non dimenticare.

Con la cerimonia dell’alzabandiera, il rito religioso e, a seguire, anche il pranzo in Sede è un concretizzare, è dare risalto alla nostra associazione, a quanti ci hanno preceduto, dal fondatore dell’ANA a quanti hanno voluto il gruppo di San Vittore Olona. Riandare alla memoria ai tempi che furono non significa rimpianto ma il voler continuare a praticare quanto ci hanno proposto i nostri “veci” con la loro vita e con il loro esempio.
Bistrattati da anni difficili, martirizzati da guerre, morti e sofferenze ci hanno indicato la strada dei valori di patria, famiglia, di aiuto vicendevole, di quella cosa meravigliosa chiamata solidarietà messa in pratica con il miracolo della Protezione Civile. Diremo un’enorme bestiata nell’autoproclamarci i “migliori” in assoluto…pensiamo piuttosto ad essere degni di loro!!
E, se le parole del celebrante, poche in verità, possono far inorgoglire molte persone, le stesse sono state invitate a non dimenticare cosa significa essere iscritti all’ANA.
Ci hanno gratificati con la loro presenza le autorità comunali, gli amici della “Benemerita”, il comando vigili, la Protezione Civile e quanti simpatizzanti hanno voluto trascorrere la giornata con noi. Il numero dei Soci presenti era soddisfacente: a dire in modo elegante c’era molto spazio per gli –assenti- magari la prossima volta. Infine, e ci vuole, un dovuto grazie a quanti dalla vigilia con olio di gomito e ramazza si sono adoperati a far più bella la nostra Sede mentre in contemporanea un gruppo di “timorosi” praticanti cercava in cucina di non stravolgere le direttive dello chef “forchetta d’oro” Sig.ra Bertacco…non è poi andata così male.
E’ stata una bella giornata fino a sera quando un violento acquazzone misto a una grandine grossa così ci riportò alla realtà…ma il giorno dopo era già sereno….

Pio