LA S.I.A. A PONTE SELVA
Il programma addestrativo della S.I.A. stilato ad inizio d’anno prevedeva per il primo fine settimana di giugno la presenza a Ponte Selva in occasione del Raduno Sezionale con una esercitazione al sabato che contemplava la salita alla Presolana, mèta che ci era stata negata due anni fa. E purtroppo anche questa volta il tempo ci è stato sfavorevole negandoci la possibilità sia della salita che addirittura dell’avvicinamento. Infatti già da venerdì sera al nostro arrivo nella Casa dell’Orfano fondata da Don Antonietti, Giove Pluvio ci mostrò tutto il suo potere con temporali che ci hanno tenuto compagnia per tutta la notte sino a farci desistere all’alba del sabato dall’intraprendere ogni tentativo di partenza.
Da qui la decisione di unirci agli altri volontari (ben pochi in realtà malgrado questa uscita fosse stata decisa come esercitazione di P.C. sezionale all’inizio dell’anno) incaricati di erigere le tende, strutture varie, montare i tavoli, panche e quant’altro sarebbe servito l’indomani per lo svolgimento della festa, oltre ad eseguire i lavori di manutenzione straordinaria a beneficio della casa e con lo scopo di aiutare Don Arturo che ultimamente risente parecchio degli impegni che si trova a dover sostenere. Quindi mentre una squadra si occupava di terminare il montaggio delle tende, la maggior parte dava l’assalto all’area verde che assomigliava ad una jungla con evidenti pericoli anche di sicurezza e possiamo ben dire di poterci ritenere soddisfatti del lavoro svolto portando a termine quanto previsto nei tempi stabiliti anche perché, appena finito di caricare l’ultimo camion di materiale, si è scatenato l’ennesimo acquazzone. Evidentemente qualcuno da lassù ha deciso che il tempo che avevamo deciso di impegnare sarebbe stato meglio speso dedicandoci ad un’altra opera che non era quella programmata ed alla fine siamo stati contenti così. Della festa della domenica riportiamo di seguito, devo solo aggiungere che finalmente c’è stato il tanto atteso ritorno dei soci che hanno deciso di passare una bella giornata alpina nel più semplice spirito alpino e l’augurio è quello che da oggi, ogni anno sia da sprone per migliorare questo nostro appuntamento.
F.M.