ASSEMBLEA SEZIONALE 3.3.2019
Se la cartolina “ verde” d’ invito per il 3 marzo avesse avuto la potenza di quella “rosa”, ricordate … Il servizio di leva … certamente quella mattina saremo stati molti, ma molti di più … Il numero dichiarato all’inizio della seduta si aggirava attorno alle 250 presenze che assommate alle deleghe portava il totale a circa 600: se pensiamo alla totalità degli iscritti sezionali mi sembra che il risultato sia un po’ risicato … ma lasciamo perdere! Il nostro plotoncino del San Vittore Olona si presentò puntuale al Palazzo della Regione a Milano dove espletate le formalità d’ingresso fra le quali il passaggio al “ metal detector “ fu ospitato in una grande e luminosa sala e accolto, assieme agli altri convenuti, dal sottosegretario ai grandi eventi sportivi, in qualità di padrone di casa, nella persona dell’ex olimpionico e pluridecorato atleta - canoista Antonio Rossi . Ovviamente l’ordine del giorno fu il filo conduttore della mattinata che comprese la relazione del presidente Boffi e poi un veloce ragguaglio sulla situazione economica della Sezione. Anticipò il tutto il ricordo dei “nostri andati avanti “ sempre meritevoli di memoria con a seguire i diplomi agli ottantenni iscritti e il conferimento delle medaglie agli alpini con cinquant’anni di vita sezionale. Quest’ultimo attestato coinvolse in prima persona anche un socio del nostro gruppo, Vegezzi Cinzio, fotografato nell’attimo saliente della consegna dal figlio Roberto già sottotenente alpino: non c’è che dire … un bel traguardo che di riflesso onora la vita del Gruppo di San Vittore O. E ora “avanti!“ i prossimi.
Dell’assemblea è presto detto anche perché i verbali saranno riportati nella “corrispondenza giornalistica“della sezione. Quello che tenne banco al di là dei vari interventi, fu l’argomento “Adunata”. Per i non addetti ai lavori o ai non soci, la parola non dice più di tanto ma per la Sezione in questa parola è racchiuso l’insieme di una gigantesca macchina organizzativa oltre che burocratica di una importanza tale da tormentare il sonno dei principali organizzatori-responsabili. E’ indiscutibile come sia in gioco l’onore della Sezione, del gran Milan, nella programmazione di un evento volto ad onorare una storia e l’attualità del nostro essere e a difesa di quanto trasmesso da quelli che ci hanno preceduto. Siamo un’organizzazione che oltrepassa i confini nazionali ( una signora mi ha detto, un giorno, che siamo dappertutto come la gramigna … ), una realtà che non teme confronti, una forza che con il terremoto del Friuli diede i natali alla Protezione Civile checché se ne dica, una struttura talmente semplice e nello stesso tempo complessa sulla quale più di qualcuno ha tentato di salirci sopra come sul carro del vincitore di turno. Ce la faremo, concluse il presidente Boffi, ma unendo forze e capacità: dobbiamo solo volerlo e questo risultato lo vedremo solo dopo il 13 maggio quando il passaggio della stecca agli Alpini di Rimini potrà segnare, si spera, l’inizio di una grande soddisfazione e di un meritato riposo.
PIO