ONORARE I MORTI…
aiutando i vivi, questo è il motto degli Alpini che, credo, l’incontro di giovedì 9 ottobre del Tenente in Ruolo d’Onore ed insignito della Croce d’Argento al merito dell’Esercito Luca Barisonzi con circa 180 studenti di seconda e terza media della Scuola Media “G: Leopardi” di San Vittore Olona abbia degnamente onorato. Confesso che attendevo con ansia questo momento che abbiamo programmato più di un anno fa visti gli innumerevoli impegni che vedono Luca portare soprattutto nelle scuole la sua testimonianza sulla sua vita, la sua volontà di arruolarsi e di diventare alpino, sino al tragico attentato in Afghanistan nel 2011 che lo ha costretto su una sedia a rotelle, nonché la spinta per ricominciare a vivere, la stessa che ha poi dato il titolo al suo ultimo libro: “Storia di una rinascita”. Una insegnante mi ha detto alla fine dell’incontro che non aveva mai visto gli studenti così attenti e silenziosi ed infatti per oltre un’ora nell’auditorium della scuola si è sentita solo la voce di Luca che, accompagnato dalle immagini, ha raccontato della sua esperienza da quando era bambino, agli impegni sportivi, al suo desiderio di vestire la divisa e dell’amicizia con i commilitoni in missione con lui in Afghanistan a Bala Murghab, dei rapporti con la popolazione locale e i bambini, passando per il giorno dell’attentato nel quale perse la vita l’amico e alpino Luca Sanna del quale avevano appena festeggiato il compleanno. Il racconto è poi proseguito con la spiegazione delle lunghe cure alle quali Luca si è sottoposto rientrato in Italia e di come la sua straordinaria forza di volontà unita a una grande costanza e tenacia gli ha consentito, a dispetto delle previsioni mediche, non solo di recuperare fisicamente alcune funzioni che inizialmente davano per perse definitivamente, ma anche di affrontare nuove sfide quali la salita sul Monte Rosa al Rifugio più alto d’Europa, la Capanna Margherita e al ritorno all’attività agonistica nel Gruppo Sportivo paraolimpico dell’Esercito e terminando con quella che lui stesso ha definito la sua più grande vittoria: diventare padre di una splendida bambina, Bianca che è oggi la sua più grande gioia suscitando in tutti una grande commozione. Poche volte ho avuto occasione di vedere adolescenti alzarsi in piedi per applaudire una testimonianza così toccante, segno che le parole e l’esempio di Luca hanno fatto breccia nel cuore dei ragazzi. Come ho avuto poi modo di dire al termine dell’incontro, quello con Luca è stato l’ultimo tassello di una serie di manifestazioni e cerimonie che abbiamo offerto alla cittadinanza in occasione del nostro 70° anniversario di fondazione e non potevamo concludere in modo migliore questa ricorrenza offrendo ai ragazzi adolescenti un forte motivo di riflessione sui veri valori della vita e della resilienza che consente di poter risollevare la testa di fronte alle più tragiche difficoltà e tramutarle in stimoli per andare avanti. Grazie quindi a Luca, al corpo insegnante e alla Direzione Didattica che ci ha consentito di vivere questa esperienza unica con la certezza che tutti gli studenti sono usciti da questo incontro certamente arricchiti.
Franco