Gli Alpini non Dimenticano

Come avviene da alcuni anni, l’ultima domenica di agosto, i componenti della S.I.A. si recano sulle montagne lecchesi per ricordare gli amici “andati avanti”.
E per questo motivo che il 31 agosto due squadre si sono recate rispettivamente sulla Grignetta e sul monte Due Mani per posare un mazzo di stelle alpine sulle targhe che ricordano Giorgio Mazzucchi e Francesco Figel.

E’ stata come sempre una giornata densa di emozioni, nel nostro caso saliti al Due Mani, per la numerosa presenza dei famigliari di Francesco che anche questa volta si sono uniti a noi nel suo ricordo, nonché per la partecipazione di alcuni Soci alpini che non avevano mai partecipato.
La salita ha richiesto un paio d’ore ed all’arrivo in vetta, dopo esserci dissetati, abbiamo posizionato l’omaggio floreale seguito dalla lettura della Preghiera dell’Alpino, ricordando ai presenti che contemporaneamente nello stesso momento gli altri amici della squadra stavano facendo lo stesso dall’altra parte della valle, in Grigna.
Il momento di raccoglimento è stato seguito anche dalle altre persone presenti nei pressi del bivacco alle quali abbiamo poi spiegato il motivo della nostra presenza ed è stato bello sentire i commenti di quanti apprezzavano il fatto che gli alpini non dimenticano i loro amici e che mantengono vivo il loro ricordo.
Dopo un frugale spuntino abbiamo ripreso la strada del ritorno alle auto e, mentre percorrevo il sentiero in compagnia di un amico della famiglia Figel conosciuto quel giorno, raccontavo delle emozioni provate leggendo il libro donatoci da Franco Mazzucchi scritto da Daniele Chiappa detto “Ciapin” dal titolo “Nell’ombra della luna” che racconta degli interventi e della vita dei volontari del Soccorso Alpino di Lecco raccontati dal loro responsabile.
Casi della vita: grande è stata l’emozione quando, prima di lasciarci siamo entrati in un bar per un caffé, e ci è capitato sotto gli occhi il giornale locale che riportava la notizia della scomparsa proprio di Chiappa a seguito di una terribile malattia.
Naturalmente anche alla sua memoria abbiamo dedicato la nostra giornata – pellegrinaggio con un deferente ringraziamento per quanto ha fatto nel corso della sua troppo breve vita per la sicurezza in montagna e per le vite salvate in 35 anni di attività.
Grazie alpino Daniele per quanto hai saputo dare a tanti e per quello che hai fatto per rendere più sicure le nostre giornate scarpone.

Franco