A proposito di Banda (Novembre 2008)
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Argomento: Gruppo


A proposito di Banda

Io credo che talvolta certe emozioni debbano essere condivise ed il giornalino di gruppo fa proprio al nostro caso. In poche parole si tratta di una cosa piccola, piccola, quasi insignificante, ma per me molto bella; in più offre uno spunto per riflettere. Il mese di ottobre propone al nostro gruppo diversi impegni a cominciare dal giorno 5 u.s. anniversario della nostra sede e, nello stesso giorno, la festa del vicino Santuario. Segue a Mortara la cerimonia alla lapide del Ten. Teresio Olivelli e al monumento ai Caduti, in serata cori alpini, poi, a Vigevano il raduno del 2° Raggruppamento, successivamente castagnata a Milano terminando in gloria con la festa delle associazioni: insomma tanta carne al fuoco.




Fu così che onorato l’anniversario della sede eccoci, in serata, con un discreto numero di soci presso il Santuario ( meglio se di più la prossima volta ).
Con tatto e discrezione il nostro Parroco aveva bussato alla porta della nostra sede esprimendo il desiderio affinché gli alpini della sua parrocchia fossero gli alfieri della statua della Madonna durante la processione.
Bonariamente ma per davvero, fra le righe, c’è stato a suo tempo un tacito ma scontato “ ricatto “, ma che parolone, in forza del quale…, cascasse il mondo io vengo a dire la Messa alla festa della Cappelletta e voi ….Ci toccò quest’anno addirittura l’imprevisto incarico di ausiliari del traffico; e tutto finì bene con la statua della Madonna sana e salva al suo posto! La banda, che aveva solennizzato il rito religioso della processione, alla fine si esibì in un mini concerto coronato da un pezzo da novanta: “ O mia bela Madunina “ e, a sorpresa, il “ 33 “, il nostro inno. A dire il vero con i “ maestri “ della banda esiste un bel rapporto che risale a molti anni fa e che è stato sempre più esaltato durante le nostre adunate alle quali loro hanno partecipato, perfino a Catania: proprio quest’anno gli abitanti di Bassano del Grappa si sono spellate le mani a furia di applaudire il nostro “ super “ complesso bandistico e chi c’era se lo ricorda ancora molto, ma molto bene.
Ma eccoci al punto: durante i ringraziamenti ed i saluti di commiato uno dei musicisti mi ha sorpreso con una frase bellissima, splendida che mi ha letteralmente spiazzato perché mia ha detto che suonare il nostro inno lo riempie sempre di una grande emozione!
Mi sono chiesto quanti di noi “ tesserati “ , a partire dal sottoscritto, si sentono in grado di poter dire le stesse cose: meditiamo alpini, meditiamo…!!

 


Pio







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