Ortigara cronaca di due giornate per me particolari (Luglio 2006)
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Ortigara cronaca di due giornate per me particolari

 
Oggi 9 Luglio alle ore 7.50 siamo partiti in direzione Asiago: io, Angelo, Maurizio ed Enrico. Dopo qualche chilometro di autostrada, alla comitiva si è aggiunto Luca,
giovane alpino di Lacchiarella e tutti insieme ci siamo diretti verso la nostra meta. Durante il viaggio di avvicinamento, la mia mente andava a ritroso di tre anni, quando sono andato per la prima volta sull’ Ortigara e dicevo tra me e me: ”Riuscirò questa volta ad arrivare in cima?” (questo perché la volta precedente mi sono dovuto fermare alla Madonnina del Lozze).



Comunque tornando a noi, arrivati in loco e trovato il posto per l’accampamento, montate le tende e tutto il resto, rimanevano parecchie ore prima di sera e così siamo
partiti per una passeggiata tonificante e, passo dopo passo, ci siamo ritrovati davanti alla chiesetta ai piedi della Madonnina. A questo punto, dopo qualche minuto di
riposo(più per me che per gli altri), siamo ripartiti per arrivare sulla vetta dell’Ortigara, ripercorrendo così un tratto che già avevo fatto tre anni prima, sperando di non crollare come mi era successo nella passata esperienza. Ma questo volta venivo aiutato da tre angeli custodi che mi dicevano delle piccole bugie riguardo al percorso, motivandomi così a non cedere sotto il passo della fatica, tanto che:”Non ti preoccupare, manca pochissimo” è la frase che usavano con più frequenza, ma con ottimi risultati: alle ore 16.45 Fiore, detto Lillo, riusciva ad abbracciare e baciare la Colonna Mozza.
Per me è stato come aver vinto il primo premio…non riuscivo a crederci…dopo tre anni di sfottò da parte di qualcuno con la barbetta, ma con pochi capelli (senza fare
nomi), che mi chiedeva com’era in vetta l’Ortigara, finalmente avrei saputo rispondere a tono!!
Comunque ragazzi vi devo ringraziare perché senza di voi per me l’Ortigara sarebbe rimasta soltanto una chimera. Dopo aver visitato la campanella ed il cippo austriaco con le relative foto di rito siamo ritornati alla base dove abbiamo acceso il forellino e preparato da mangiare, sperando poi di godere nella notte del sonno dei giusti.
Ma abbiamo fatto i conti senza l’oste: come tre anni fa, un branco di rincoglioniti si è messo a cantare fino alle 3 di notte, senza escludere chi gridava, chi apriva e chiudeva le portiere dei furgoni, chi piantava i picchetti e robe varie.
Comunque verso le 4 forse sono riuscito ad addormentarmi. Alle 5 del giorno 10 il caporale di giornata a suonato la sveglia, ci siamo alzati, abbiamo fatto colazione ed alle
6 eravamo già in marcia per l’Ortigara (ma io questa volta mi sono fermato alla chiesetta aspettando che loro tornassero). Verso le 10,30 ci siamo riuniti e tutti insieme abbiamo assistito alla Santa Messa e annessi discorsi delle autorità. Speravamo di finire tutto in gloria ma Giove Pluvio la pensava diversamente: verso la fine della Messa si è messo d’impegno e ci ha fatto scappare tutti sotto un bell’acquazzone. Giunti al campo base, dopo aver mangiato, abbiamo smontato tutto, caricato la macchina con un po’ di fatica perché la roba sembrava più di prima e siamo partiti per il viaggio di ritorno che ci avrebbe ricondotti a casa soddisfatti per la bella esperienza vissuta.
Grazie ragazzi per avermi aiutato ad arrivare alla meta, me ne ricorderò sempre...

 

Lillo







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