Gli Alpini a Milano (Febbraio 2009)
Data:
Argomento: ANA


Gli Alpini a Milano

guarda le foto.

Per gli assenti alla Santa Messa nel Duomo di Milano il 14.12 u.s. questo articolo potrebbe significare un discreto monito a non mancare il prossimo anno. Ciò vale in primis per il sottoscritto che, per svariati motivi, è mancato più di qualche volta e ha voluto riesserci con un discreto numero di soci del gruppo.



Quest’anno gli alpini mi sembra  siano stati numericamente inferiori e comunque sono convinto sia imputabile allo zampino del brutto tempo che avrà scoraggiato più di qualcuno. Al contrario, m’è parso che la presenza di tanti vessilli sezionali e gagliardetti di gruppo sia stata più consistente; segno che l’appuntamento in Duomo si sta rivelando sempre più una mini adunata, abbellita quest’anno dal folclore della fanfara ANA della Sezione di Vicenza con i caratteristici costumi. La notevole distanza rivelata dai dialetti dei partecipanti e, come ho detto, i tantissimi gagliardetti obbligano ad un sentito plauso per quanti hanno approntato lunghi viaggi, magari disagevoli: vero è che i nostri morti meritano questo ed altro. La cerimonia in se stessa è di una semplicità quasi monastica: Santa Messa, discorsi di circostanza e, a seguire, il corteo diretto al Sacrario di S. Ambrogio per gli onori militari. In quel momento era il monumento simbolo e memoria di tutti i caduti fino alle vittime recenti in patria ed all’estero nelle cosiddette missioni di pace.

L’omelia del Cardinale, la sofferta rievocazione di quel disastro militare ed umano chiamato campagna/ritirata di Russia, la presenza dei vari gonfaloni e sindaci dei comuni limitrofi alla cittàin costante aumento stanno a significare la comune volontà di onorare e, specialmente, non dimenticare. Al termine della Santa Messa, mentre si defluiva all’esterno per i discorsi di rito, eccoti un socio del gruppo di Lacchiarella tutto preso a reclutare volontari per spiegare il “bandierone” nazionale. Chiama uno, cattura l’altro, contatta il terzo, alla fine eccoci schierati accompagnati dalla “girata” dell’addetto al Servizio d’Ordine per il ritardo. E’ stato poi… commovente… vedere l’accoglienza della gente ai lati del corteo mentre la nostra bandiera avanzava maestosa per le vie del centro. Gli avviva, i battimani sono stati senza fine accompagnati qua e la da qualche lacrima, si… proprio lacrima… fidatevi. Evitiamo la scadente battuta della lacrima da freddo mattutino: sarebbe proprio di cattivo gusto perché il cuore della nostra gente è ancora tanto pulito e bello; credo sia giusto e doveroso rimarcarlo alla faccia del… si dice…Mi rendo conto che i ricordi e le considerazioni inerenti a tanta cerimonia e commemorazione si accavallano un po’ tutti alla rinfusa ma, credetemi, diventa molto difficile metterci un po’ d’ordine: speriamo meglio la prossima volta.







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