La mia prima Adunata ( Giugno 2009 )
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Argomento: ANA


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La mia prima adunata
 

 

 

Il giorno della partenza tanto atteso è arrivato, tutto è pronto non manca più nessuno e allora partiamo. Questa è la prima volta che partecipo ad una adunata e sono impaziente di arrivare a Latina per assistere a ciò di cui avevo solo sentito parlare. Il viaggio si preannuncia regolare senza particolari difficoltà. Si era discusso spesso sull’esperienza, o meglio disavventura, vissuta l’anno passato con il furgone ed eravamo fiduciosi che questa volta tutto sarebbe filato liscio come l’olio, ma all’altezza di Firenze, il furgone ci lascia a piedi.



Non mi soffermerò sui particolari e le opinioni dei compagni di viaggio, per una questione di coerenza con il tema dell’articolo, basti sapere che dopo 12 ore di sosta forzata si riparte. E finalmente arriviamo a destinazione. Le vie dei borghi attorno a Latina sono tempestate di tricolori e scritte di benvenuto da parte degli abitanti che non esitano a dimostrare la propria accoglienza con entusiasmo. Latina sembra una città occupata, pacificamente, dagli alpini; non ho mai visto tante penne nere riunite nello stesso posto. La festa è generalizzata, per le vie circolano mezzi pazzeschi, echeggiano canti alpini e anche la popolazione si lascia coinvolgere nei festeggiamenti dimostrando di apprezzare la nostra presenza seppur esuberante in certi frangenti. La domenica mattina arriva il culmine della festa, quella meno scherzosa ma più importante e solenne, il momento per il quale tutti si sono messi in viaggio e quello che più di qualsiasi altro ti ricorda che fai parte di un gruppo di persone legate nella storia ma anche nella vita. Non li conosci tutti non sai da dove vengono ma una cosa le accomuna, quella cosa che molti non conoscono ma che per noi rappresenta tutto e ci tiene uniti come ha unito chi è venuto prima di noi. Parlo dello spirito di corpo che mantiene vivo la nostra Associazione della quale sono fiero di fare parte oggi più di ieri e che spero continui a prosperare.

Voglio ringraziare il mio Gruppo che ha reso possibile la mia partecipazione all’evento, i miei compagni di viaggio ai quali sono molto affezionato, la famiglia che ci ha gentilmente ospitato, mia moglie e mio figlio che amo e che hanno voluto seguirmi per condividere questa esperienza. Esperienza che sicuramente ripeterò l’anno prossimo a Bergamo e negli anni futuri. Qualcuno mi ha chiesto quale sia stata la più bella adunata alla quale abbia partecipato, io non ho potuto fare altro che dire quella di Latina. Forse in futuro potrò rispondere diversamente, oppure no, ma di una cosa sono certo credo che non mi scorderò mai della mia prima adunata.

W gli Alpini

Fabry







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