Abruzzi e Alpini (Aprile 2010)
Data:
Argomento: ANA


ABRUZZO  e ALPINI

 

Consegna dell'assegno
L’aver partecipato a due turni con la Protezione Civile in Abruzzo non mi autorizza allo sciocco autoincensamento dell’… io c’ero … tutt’altro pensando a quanto sotteso durante questa ulteriore esperienza di volontariato. Da allora, per quanto mi riguarda, ogni volta si presenti l’occasione di vedere qualche programma in tv o partecipare a serate inerenti a quella terribile calamità del terremoto mi trova coinvolto sia emotivamente sia sulle speranze inerenti allo specifico o all’auspicabile totale recupero … sulla cui realizzazione primeggiano non pochi dubbi. Ho aderito volentieri ad accompagnarmi agli amici del gruppo per partecipare alla serata indetta dall’amministrazione comunale e dal gruppo degli alpini di Abbiategrasso durante la quale è stato “affidato” il cospicuo assegno di 60.000,00 euro quale contributo pro Abruzzo.



A dispetto di quanto sembra, la partecipazione e collaborazione fra associazioni varie ed i piccoli e grandi contributi degli abbiatensi e dei paesi circostanti, questa gara di generosità si è rivelata ancora una volta una riconferma di una generosità spesso nascosta e/o sottovalutata. Mi sembra giusto evidenziare come questo ulteriore miracolo sia avvenuto in un momento veramente tribolato per la protezione civile – vedi Bertolaso e dintorni – e dare risalto a quella specie di “fotocopia” di quanto è avvenuto durante la terribile catastrofe del Friuli. Allora gli aiuti americani furono “affidati” totalmente alla gestione dell’ANA: si è ripetuto questo magnifico attestato di stima e fiducia nei confronti della nostra associazione e dalle mani del sindaco di Abbiategrasso, dal presidente del comitato d’emergenza il contributo pro-Abruzzo è passato in quelle degli alpini. Il borgo “alpini” di Fossa è lì a documentare, a testimoniare i fatti dopo le parole d’auspicio e d’augurio. E’ stato interessante quanto rievocato dal nostro presidente Corrado Perona: quei primi mesi dopo il 6 aprile scorso quando si partì con la speranza, molta speranza di costruire soltanto, ripeto, soltanto sedici case, arrivando poi a trentadue e perché no trentatre come vuole il nostro inno, fra le quali non poteva mancare la sede del gruppo ANA di Fossa. Ora questa nuova e concreta “iniezione” di puro ossigeno da una spallata alla conquista del prossimo obbiettivo dell’estate: la costruzione di un oratorio con l’annessa abitazione per il Parroco e specialmente della chiesa; tutte realtà necessarie a dare una consistenza alla vita quotidiana di quella comunità. A distanza di un anno da quel disastro e già lontano dai riflettori dei mass media già assorbiti da altre realtà e purtroppo dalla recente tragedia di Haiti, il fiume della generosità continua a scorrere!.

Pio







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