FESTA DELLA CAPPELLETTA 2010
Domenica 13 Giugno la tradizionale festa della Cappelletta . Gli aggettivi sono i soliti e vanno sempre bene: bella, ben preparata ( Ma quanto lavoro ci sta dietro !!! ) , partecipata ( oltre cento i commensali ) in sintesi tu arrivi alla mattina e vai a casa alla sera contento, riposato ( parlo per tutti quelli che come me fanno poco o niente ), e grato per tutti quelli ( e non sono pochi ) che ti hanno dato questa opportunità. Quest’anno due novità rispetto al solito; alla fine della S. Messa la consegna di due medaglie ricordo ai fratelli Confente per i loro 50 anni di appartenenza all’ANA consegnate dal nostro capogruppo Franco e da Giorgio Urbinati ex presidente della Sezione di Milano e ospite gradito con signora; Angelo ed Egidio destinatari della medaglia, visibilmente commossi, ringraziano.
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La seconda novità era la presenza di Giorgio ed un suo amico, due bergamaschi che, senza conoscerci prima, hanno, con grande disponibilità e generosità, ospitato il nostro gruppo con le loro strutture alla recente adunata di Bergamo. Li ho avuti vicino a pranzo ed è stata veramente l’ occasione di conoscere due belle persone a cui diciamo ancora grazie per quello che hanno fatto e per essere venuti alla nostra festa; anche a loro è stato consegnato un piccolo ricordo fotografico. Circa lo svolgersi della giornata dico che ogni anno e sono ben 23 gli anni che ci ospitano, la famiglia Colombo/Ciapparelli ci accoglie sempre tutti con calore e cordialità. Ogni anno la Terry aggiunge qualche particolare allo scenario dell’anno precedente e sempre con gusto ed eleganza. Ogni anno l’Armando ci presenta , oltre al resto, l’erba tagliata al pelo. Ogni anno l’equipe alpina ( sempre quelli anche se quest’anno mancava il Cinzio in vacanza esotica con la moglie, ma poi ci racconti tutto…………) prepara ogni cosa in modo eccellente. Ogni anno la banda di Canegrate accompagna la S. Messa e allieta la mattinata con pezzi, marce e brani alpini ben eseguiti. Ogni anno la S. Messa è partecipata; quest’anno il celebrante era Don Lodovico grande amico degli alpini verso i quali, durante l’omelia, ha rivolto parole di stima. Ogni anno ( quest’anno meno del solito ) alla fine del pranzo i cori alpini, un po’ stonati e rauchi, hanno chiuso la giornata. E poi alla fine, come ogni anno a smontare, pulire, mettere in ordine; e sono sempre quelli di prima i protagonisti. Agli altri come me l’obbligo ed il dovere di dire loro un grosso grazie, un abbraccio e un arrivederci alla prossima.
Tacchia L.
