Esercitazione di Protezione Civile (Settembre 2010)
Data:
Argomento: Protezione Civile


ESERCITAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE ovvero:

per essere di Milano……….

 

Nei giorni 25 – 26 e 27 giugno si è svolta nel comune di Vetto nella Val D’Enza in provincia di Reggio Emilia una esercitazione di protezione Civile che riguardava tutte le Sezioni facenti parte del 2° Raggruppamento (Lombardia ed Emilia Romagna). Già da venerdì 25 alcune squadre hanno provveduto all’allestimento, presso il campo sportivo comunale, di una tendopoli completa di strutture ricettive costituite da tende ministeriali, pneumatiche, torri faro, stazione radio, impianti elettrici, docce e sanitari in grado di ospitare la popolazione in caso di emergenza ed i volontari per l’esercitazione. Il nostro gruppetto è arrivato nella serata di venerdì, a causa lavoro, ed abbiamo subito trovato il solito ambiente con gli amici di sempre anche se, ed è questa la cosa bella, ogni volta si ri-conoscono volontari di altre sezioni con i quali oramai è iniziato un rapporto di amicizia. 

 

La notte, come sempre, non è degna di cronaca anche perché sarebbe cronaca nera nel senso che qualcuno ha rischiato la pelle a furia di “tagliare alberi” nel sonno, e prima dell’alba la sveglia ha visto tutti pronti a partire per i cantieri assegnati alle varie squadre. Dopo un trasferimento di una ventina di minuti siamo giunto nella zona designata e, man mano che si procedeva, le squadre venivano “lasciate” sul posto dove ricevevano le istruzioni dagli alpini locali conoscitori della zona ed a conoscenza del tipo di intervento richiesto. Alla nostra squadra di Milano era stata assegnato il compito di disboscare, ripulire, liberare da piante anche di alto fusto il corso di un fiume che in caso di piena rischiava di ostruirsi con pericolo per le case che sorgevano nella frazione. Come sempre siamo partiti di slancio e, complice la smania che prende gli utilizzatori delle motoseghe, ora dopo ora la montagna di legname e sterpaglie tolte dall’alveo del fiume cresceva a vista d’occhio. Nel frattempo le altre squadre provvedevano chi a mettere in sicurezza tratti franosi di strada, chi a ripristinare o costruire ex novo sentieri boschivi, chi a evacuare detriti ingombranti che, in caso di esondazioni potrebbero causare danni e tutti comunque sempre in contatto radio con la centrale operativa al campo base che coordinava gli interventi che fortunatamente non hanno causato nessun incidente di rilievo agli operatori. Nella tarda mattinata è giunta la delegazione delle autorità locali e provinciali ed è stata in questa occasione che abbiamo ricevuto, a loro insaputa, il miglior complimento. Uno dei presenti, Comandante di un nucleo di Polizia Locale, guardandosi intorno diceva di non riconoscere più il territorio che lo circondava; poche ore prima era invaso dalla vegetazione e detriti ed ora era completamente libero e, chiedendoci se avevamo fatto tutto da soli, alla nostra risposta se ne usciva dicendo: “eccezionali, per essere milanesi, avete fatto un lavoro “bestiale”, quasi a sottintendere che i cittadini dovrebbero essere più portati ad altri tipi di attività che non quelle di lavoro manuale. A metà pomeriggio, terminato in anticipo rispetto alla tabella di marcia, i lavori previsti, abbiamo fatto ritorno al campo dove abbiamo consumato il rancio preparato dallo staff della Sezione emiliana al quale abbiamo fatto i debiti onori.  Terminata l’esercitazione il commento che mi sento di fare riguarda l’importanza di questo scambio di esperienze tra volontari di diverse sezioni al fine di instaurare un rapporto anche di amicizia che non può fare che bene al lavorare insieme per il bene comune nonché di testare le attrezzature, la capacità di intervento che in caso di calamità può fare la differenza se non tra vita e morte, certamente tra aiuto e ritardo. Appuntamento quindi alla prossima occasione con l’augurio di conoscere facce nuove, magari anche della nostra Sezione.

Franco

 

 







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