Ricordando Nanni (Ottobre 2010)
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Argomento: Gruppo


RICORDANDO NANNI

 

Quando nel lontano 1978, al termine del servizio militare, entrai a far parte dell’Associazione Alpini, tramite il nostro Gruppo che allora si chiamava “VALLE OLONA”, fu grazie all’interessamento e alla tenacia di alcuni personaggi come Nicolò Brunello, Giuseppe Bertacco e Giovanni Nicoletti che sono poi diventate figure di riferimento per noi Bocia freschi di naia. Per me, per molti prima di me e per tanti che mi hanno seguito, queste persone hanno incarnato l’essenza dell’Alpino e il nostro Giovanni Nicoletti è stato quello che, in ordine di tempo, ci ha tenuto più compagnia trasmettendoci quei valori che sono alla base della nostra vita associativa.



Nanni è stato un esempio di disponibilità in ogni occasione, sempre pronto ad esserci con l’umiltà di non chiedere cosa si doveva fare, se era un incarico modesto o di rappresentanza, l’importante era rendersi disponibile per la penna. Fino a quando la salute glielo ha permesso, è sempre stato presente ad ogni manifestazione, ricorrenza od evento del nostro Gruppo e anche quando si stilava il ruolino dei turni di servizio, il suo nome era sempre presente, oppure non lo si metteva più, tanto Nanni c’era sempre. Se dovessi dare una definizione di Giovanni mi verrebbe da dire un “Vecio giovane” contrapposto ai tanti giovani già vecchi che la cronaca, purtroppo, ci propone quotidianamente, e anche una persona sempre pronta ad accogliere le novità con spirito positivo. Ricordo che quando gli veniva proposta qualche nuova attività, qualche cambiamento nella vita del Gruppo che esulava dal normale iter associativo, lui ascoltava, poi ci pensava su ed infine usciva con il suo celebre: “Ecco!!” e questo sanciva l’approvazione del Vecio. E sappiamo che per noi alpini la parola Vecio non è certamente dispregiativa, ma è sinonimo del rispetto dovuto ad un depositario dell’esperienza e delle nostre tradizioni che deve tramandare ai giovani destinati a raccogliere la stecca, e anche in questo Nanni ha dimostrato di aver fatto il suo dovere trovando sempre il modo di vedere il lato positivo delle cose. Al suo funerale, dopo la lettura della Preghiera dell’Alpino, ho rubato a Nanni la sua frase e ho detto: “Ecco Giovanni, oggi i tuoi alpini sono qui per dire grazie a te per quanto hai fatto, e alla tua famiglia, ad Emilia e Patrizia, per averti diviso con noi ed averti permesso di dedicarci tutto il tempo che ci hai dato”. Il rammarico che mi rimane è quello che purtroppo molti dei tanti giovani che sono entrati recentemente nel Gruppo non hanno potuto conoscerlo come l’abbiamo conosciuto noi giunti oltre gli “anta” ed ora l’impegno che ci prendiamo è quello di raccontare ai nuovi Bocia chi era questo Alpino e Amico con la A maiuscola. Grazie Nanni e da lassù continua a guardare al tuo Gruppo.

Franco

 







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