Novembre u.s. (Dicembre 2010)
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Argomento: Gruppo


Novembre u.s.

 

Dovrebbe essere un mese molto significativo per ogni gruppo alpino, almeno credo … velocemente ricordiamo l’appuntamento in memoria dei nostri amici alpini “andati avanti”: in contemporanea il 4 novembre ricorrenza d’importanza nazionale. E’ assodato che dove si ignora la storia e il resto del passato significa che quel paese non va e non andrà mai da nessuna parte. L’insieme di tutto questo con il sacrificio di quanti negli anni trascorsi ci hanno dato la possibilità di vivere in questa nostra patria seppur piena di pezze e di acciacchi ci permette di fare, dire, criticare o applaudire: tutto questo è libertà! Diventa dovere di ognuno di noi un piccolo momento nei cimiteri, in particolar modo in quelli di guerra davanti a quelle croci, ai monumenti alla memoria non solo per gli iscritti ad associazioni d’arma tipo la nostra o appartenenti alle forze armate.



Come gruppo abbiamo adempiuto a tutto ciò: peccato però, in virtù di quanto sopra che il numero dei soci sia stato veramente zoppicante. Se si esclude la solita “pattuglia” i nostri defunti hanno tutti il diritto di chiedere ai restanti iscritti il perché di questa dimenticanza e/o latitanza. Quest’anno si è ripetuto l’incontro con le scolaresche; ancora una volta si è voluto ricordare la nostra storia e trasmettere loro quanto della nostra vita associativa, del nostro esserci dall’origine fino ai giorni attuali caratterizzati dall’avvento della protezione civile. Ogni anno è bello ritrovarsi con loro che si affacciano alla vita sociale e sono alla costante, seppur inconscia, ricerca di valori decisamente latitanti da un po’ di tempo. E’ quanto ci ha esortato a continuare un genitore che ci ha incrociato all’ingresso della scuola e dalle sue parole era evidente la riconoscenza per il nostro essere presenti nell’istituto. Anno dopo anno ci proviamo suffragati da un  “pelino” di sottile umorismo: da quando abbiamo iniziato … anni ed anni or sono … fra poco avremo su quegli stessi banchi i figli dei ragazzini che allora ci chiedevano della penna, della guerra, di chi sono gli alpini, ecc. Per chiudere, la cerimonia in ricordo/onore dei caduti di Nassiriya. Sorvolando sull’incerta organizzazione, meritevole di un’adeguata aggiustatina, un plauso va a chi ha partecipato, dall’amministrazione comunale, ai vigili, ai carabinieri, alle scuole elementari e medie accompagnate dal preside, fino ai pochi alpini e alla cittadinanza praticamente assente. Un punto di merito se lo merita la madre superiora delle scuole elementari private:  è stato fantastico vederla dirigere la sua “orchestra” di ragazzini impegnati nell’esecuzione musicale dell’inno nazionale. Qualsiasi maestro : Accardi, Masel, Muti, ecc. avrebbe ammirato tanto direttore d’orchestra che, con la sua borsa nera sull’avambraccio sinistro, con decisione e professionalità portò i suoi “maestri” ad onorarci con la loro esecuzione ed onorare la memoria dei nostri carabinieri uccisi a Nassiriya e ai caduti degli ultimi giorni. Chiuderemo con l’impegno del Banco Alimentare, sarà un sabato con la speranza che gli alpini arrivino alla sera veramente ma veramente stanchi non per un numero esiguo di partecipanti ma piuttosto per la generosità della gente!

Pio  







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