Assemblea Sezionale (Aprile 2011)
Data:
Argomento: Sezione ANA Milano


 

ASSEMBLEA SEZIONALE

 

Si è tenuta domenica 6  marzo a Milano presso l’Istituto dei Tumori. Anche il nostro gruppo ha partecipato “forte” del numero di 4 soci. Si impone una riflessione … così … così … cioè non una delle più esaltanti. Preferisco spiegarmi, affrontare i problemi così … così … con la speranza di concludere in maniera migliore. In sostanza e per venire al punto, dispiace questa forma di latitanza ad un tale momento associativo. Non sono concorde con la possibilità delle deleghe estesa fino a tre iscritti non presenti all’assemblea. In realtà per alcuni l’assenza è ampiamente giustificata ma per altri …? Facciamo il discorso della serva: se ipotizzato un problema personale di natura economica è ovvio che non si delega alcun altro al posto proprio … o sbaglio?



Dispiace quindi evidenziare l’esiguità dei partecipanti alla luce del numero totale degli iscritti alla sezione: Dichiarati al 31/12/2010 duemila, cento più cento meno, e votanti quella domenica 400 più le deleghe. Forse tanti di questi duemila non si sono sentiti coinvolti o interessati appieno alla nostra vita associativa. Appare evidente come lo scarto numerico sia decisamente visibile e se consideriamo che le facce dei convenuti siano sempre pressoché le stesse diventa sempre più difficile avere nuove idee, nuovi spunti tesi ad una costante miglioria della nostra sezione. La mattinata si sviluppò per circa tre ore occupate dalla relazione del presidente, dal ricordo degli ultimi alpini che ci hanno lasciato; presenti in questo momento di memoria anche i nostri “ragazzi” caduti nelle missioni di pace ed ancora dagli interventi dei presenti all’assemblea, tutte cose che saranno relazionate nel nostro “Veci e Bocia”. Da non sottovalutare la premiazione dei soci iscritti all’associazione da cinquant’ anni. Mi è parso quasi un ulteriore tributo d’onore a quanti hanno deposto lo zaino a terra: nei soci onorati e in tutti i presenti c’è la continuità di quell’associazione che loro hanno sempre difeso ed esaltato. Anche noi, per i pochi che non lo sapessero, avevamo il nostro “asso” nella manica ossia il Ten. Tacchia Luciano … alla faccia della privacy. Ero seduto vicino a lui e non vi posso trasmettere la sua tensione talmente “elettrica” da scattare quando risuonò l’invito per il gruppo di Legnano che non è … San Vittore Olona!! Credo proprio che quell’attimo della premiazione, quella medaglia che poi si rigirava fra le mani e che passava successivamente a noi, lo abbia reso felice e noi con lui. Certo, cinquant’anni di associazione non sono uno scherzo e visto che il nostro tenente ne sa qualcosa di facezie vi riporto uno “spetteguless” dello stesso quando ci raccontò che il suo primo bollino gli fu pagato da suo padre mentre lui era ancora … sotto naia. Caro Luciano in clima di “parentopoli” come la mettiamo? Per il momento goditi gli augurissimi da tutti noi per gli altri anni che t‘aspettano … anzi ancora di più.

Pio

 







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