I Cori (Settembre 2011)
Data:
Argomento: Gruppo


I CORI

Quest’anno presso la casa di riposo a San Vittore O. e a seguire, il 2 giugno, nella sala Polivalente del paese si esibì il coro ANA di Magenta; venerdì 17 giugno u.s. ebbi l’opportunità di trascorrere una serata organizzata dal CAI di Castellanza durante la quale il coro ANA Monterosa di Busto Arsizio conquistò letteralmente tutti i convenuti, gli amanti del bel canto. Dette così sembrano delle annotazioni di cronaca, quasi insignificanti: in realtà questi appuntamenti, queste serate, si rivelano un tuffo benefico in quel patrimonio culturale capace di totale coinvolgimento e suscitano quelle emozioni e/o sentimenti soffocati dalla pressione pressoché costante fatta di totale materialità.
 



 E’ incredibile come possa avvenire questa trasformazione ma a testimoniarlo ci sono gli applausi, le richieste di ripetuti bis, cosa data per scontata dai coristi, anche quando il programma della serata è stato abbondantemente esaurito … e che dire poi quando il coro più che “carburato” si lascia andare, divertendo e divertendosi, libero da ogni costrizione e formalità ma piuttosto “impegnato” in brindisi conviviali la nel “retrobottega”. Torniamo seri: nei visi della gente il sorriso e talvolta le lacrime causate da tanti ricordi belli o brutti che siano, devono significare per forza un qualcosa. Tutto questo è una costante che si manifesta sia in presenza di una piccola corale anche se alle prime armi piuttosto che un rinomato gruppo canoro o musicale che si esibisce in uno storico teatro. Ci si rende conto del perché quando fra le rovine di una qualsiasi guerra ci si preoccupa di recuperare quanto prima i teatri, i centri culturali, di riportare, fra le macerie, la speranza di un futuro migliore con l’aiuto e la potenza dell’arte e della musica. E’ la concretizzazione di una missione mai ufficializzata quanto necessaria. Non esiste nessuna formula matematica in grado di risolvere o spiegare questa potenza dello spirito sulla materia. E’ da vedere o meglio da filmare la reazione degli spettatori: c’è quello che canticchia ma piano, a fior di labbra e magari batte il tempo con i piedi; il vicino, al contrario, è assorto, con gli occhi chiusi quasi in trance, in meditazione, per ritrovarsi unanimi nell’applauso scrosciante. Due comportamenti diversi, non obbligati, non suggeriti o imposti da alcun regolamento: le note sono quelle di sempre e la musica è la stessa eppure … eppure … quando il coro ANA intonò il nostro “Trentatre” gli alpini presenti scattarono tutti sull’attenti; nessuno li aveva comandati … solo la musica; mistero … un bel mistero!!!

Pio  







Questo Articolo proviene da Gruppo Alpini San Vittore Olona
http://WWW.anasanvittoreolona.it

L'URL per questa storia è:
http://WWW.anasanvittoreolona.it/modules.php?name=News&file=article&sid=218