Pellegrinaggio in Adamello (Ottobre 2011)
Data:
Argomento: Squadra Intervento Alpino


PELLEGRINAGGIO IN ADAMELLO

 

A differenza di quanto raccontato dal nostro Socio Doriano nell’ultimo numero del Notiziario riguardo la dis-avventura occorsagli in occasione del Pellegrinaggio in Ortigara, devo dire che quello in Adamello che ci ha visti partecipi nell’ultimo fine settimana di luglio, ha superato le aspettative e ci ha regalato tre giorni veramente belli ed alpinamente (permettetemi il termine) soddisfacenti. Questo 48° Pellegrinaggio era dedicato alla memoria del Generale Romolo Ragnoli Medaglia d’Argento al V.M. e comandante partigiano in Valle Camonica. Il ritrovo era stato fissato per venerdì 29 al 3P di Cesano Maderno all’alba, da qui la decisione di ritrovarci la sera prima e passare parte della notte nella sede della P.C. con partenza alle 4,30 per recarci a recuperare gli altri partecipanti radunatisi presso la casa dell’amico Giovanni Frattini.



Ai 7 partiti da Milano, si è aggiunto il Vicepresidente Donelli raccolto in quel di Vezza d’Oglio in Valle Camonica dove stava trascorrendo le vacanze e quindi via con direzione passo del Tonale dove era previsto il ritrovo dei partecipanti della colonna n. 4 della quale facevamo parte. Ritirati i pass ed issati sulle spalle gli zaini (ma quanto pesa?? Tu cosa hai messo dentro ?? Ma è proprio necessario tutta ‘sta roba??) abbiamo iniziato la salita diretti verso il ghiacciaio Presena alle pendici del quale, presso l’omonimo Rifugio, avremmo passato la notte. Fortunatamente il tempo bizzarro ci ha concesso di arrivare abbastanza asciutti “a baita” ed appena arrivati abbiamo preso possesso delle camere veramente confortevoli e ci siamo preparati per la serata che è trascorsa in modo molto piacevole. A questo punto il confronto con il Pellegrinaggio, e la relativa organizzazione, dello scorso anno non poteva non essere fatto ed il commento su quanto abbiamo dovuto sopportare non avendo trovato posto per la notte (malgrado la prenotazione) ed i commenti  sulla perfetta logistica di quest’anno hanno raccolto unanime consenso. La notte ci ha permesso di recuperare le forze perse durante la giornata ed alle 4 nuovamente la sveglia è suonata sotto forma di tramestio nei corridoi, convincendo tutti ad alzarsi e prepararsi alla giornata che ci aspettava. La colazione davvero abbondante ha fatto da prologo ai preparativi per la partenza con il controllo dei materiali ed attrezzature necessarie alla salita verso il Passo del Maroccaro da dove saremmo poi ridiscesi verso la Conca del Lagoscuro dove sarebbero confluite le numerose colonne. Era veramente suggestiva la visione della colonna di alpini che salivano verso il passo con i ramponi e piccozze ed il pensiero non poteva non andare ai nostri Veci che quelle montagne le percorrevano magari correndo e senza l’attrezzatura che oggi ci consente di operare in sicurezza. A proposito di sicurezza, un ringraziamento particolare è dovuto all’organizzazione della Sezione Valle Camonica che ha predisposto per ogni colonna una guida (la nostra era davvero Super) e uomini del Soccorso Alpino che hanno consentito a tutti di godere senza incidenti il Pellegrinaggio. E finalmente la lunga processione ha raggiunto il nevaio sotto il Castellaccio dove era stato predisposto l’altare e si affaccendavano gli addetti alla preparazione della cerimonia religiosa che è stata poi officiata dal Cardinale Giovanni Battista Re e concelebrata da Mons. Bazzarri dell’Opera Don Gnocchi e da numerosi cappellani e parroci della valle. Ecco, in quel momento ho avuto veramente l’immagine del Pellegrinaggio in quanto i presenti erano giunti sin li, facendo fatica ed impegnando tempo, per onorare la memoria dei loro Veci e testimoniare che anche dopo tanti anni i valori nei quali crediamo sono sempre attuali e degni del sacrificio della testimonianza. Non sto a dilungarmi sulla presenza degli ospiti ed autorità presenti (sull’Alpino c’è una soddisfacente cronaca) ma quello che ogni volta colpisce è la presenza ormai fraterna degli alpini e dei Gebirgsjager tedeschi una volta nemici ed ora uniti nel ricordo così come rimarcato dal Gen. Primicerj Comandante delle Truppe Alpine che ha fatto un discorso veramente bello che ha toccato il cuore di tutti i presenti. Al termine della S. Messa ogni colonna ha preso la strada del ritorno e noi, raggiunto nuovamente il Rifugio Presena, ed esserci gustati una meritata birra abbiamo indugiato un poco prima di riprendere la strada del ritorno e scendere nuovamente al Passo Tonale dove nel tardo pomeriggio presso il Sacrario era prevista una piccola cerimonia in ricordo dei 900 Caduti in Adamello nel corso della Guerra Bianca di quasi un secolo fa. Al termine abbiamo raggiunto Ponte di Legno dove erano stati predisposti gli alloggi collettivi presso la palestra delle scuole e alla sera abbiamo assistito al concerto della Fanfara della Taurinense nella piazza principale della cittadina. La domenica mattina Ponte di legno è stata invasa da centinaia di alpini e famigliari che hanno dato via al corteo che ha attraversato la città tra due ali di folla davvero entusiasta e, raggiunto il piazzale della funivia, ha assistito alla S. Messa preceduta dai discorsi di rito della autorità. Che dire quindi se non che è stata un’esperienza bella e che vale la pena di ripetere magari appoggiandosi alla perfetta organizzazione della Valle Camonica per vivere tre giorni destinati a rimanere nel cuore e a dare soddisfazione e consapevolezza di avere fatto qualcosa che ci ha arricchito.

Franco







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