17 Settembre 2011 - Esercitazione di Raggruppamento (Novembre 2011)
Data:
Argomento: Protezione Civile


17 SETTEMBRE 2011: ESERCITAZIONE di RAGGRUPPAMENTO

Sveglia alle 4,00 del mattino per poter arrivare puntuale all’inizio delle attività esercitative in quel di Endine Gaiano (BG). Arrivato dopo un viaggio tranquillo eccomi al campo in piena fase di risveglio. Alzabandiera e, ritrovati i numerosi amici del gruppo di Milano, dopo la comprensibile movimentazione quasi caotica dei mezzi, si partì diretti al nostro posto di lavoro. Il numero dei cantieri era 24 che non sono pochi con le proprie peculiarità da affrontare in sinergia con i componenti della Protezione Civile volontaria. Tante le sezioni in attività: Emilia Romagna, Lombardia, tutto l’organico del 2° Raggruppamento ANA, insomma una notevole quantità di persone coinvolte.



Il nostro incarico ricalcava altre precedenti esperienze concluse sempre positivamente e siccome ci siamo creati una fama di tutto rispetto eccoci ancora una volta armati di motoseghe, decespugliatori, forconi, rastrelli all’attacco di un’area di proprietà comunale da pulire e disboscare sita in quel di Spinone al Lago. Lo scopo finale era quello di approntare un’area posta in riva al lago di Endine, ad uso della comunità previa installazione di panchine, giochi per i bambini e quant’altro idoneo ad un posto di relax. Quando si lasciò il cantiere tutto era in ordine e pronto per la seconda fase di pertinenza strettamente comunale: ti verrebbe la voglia di ripassare fra qualche tempo per vedere il risultato finale. Ci siamo impegnati veramente e, a sera, le cataste di tronchi e i mucchi di piante ed erbe infestanti erano testimoni del lavoro compiuto. La maggior parte dei partecipanti ha ripescato le proprie origini contadine: al contrario per qualche giovane erano pressoché sconosciute da come lasciavano le forche per terra con le punte rivolte verso l’alto. Risento ancora adesso le girate che mio padre non mi lesinava. Comunque tutto fini in gloria, eravamo soddisfatti quando alle ore 17,00 abbiamo raccolto armi e bagagli diretti al campo base e la zona aveva cambiato faccia. Nel programma ufficiale si parlava di panini, di pasti al campo base ma non del pranzo del mezzogiorno offerto dal comune. Dopo il caffè con “rimorchio” avevamo dei seri dubbi sul proseguo dell’attività nel pomeriggio ma il senso del dovere e correttezza ci diede la “spinta” a onorare il nostro impegno. Dopo un caloroso saluto agli amici della giornata il viaggio di ritorno mi accolse a Milano con un vero nubifragio. Ero quasi stanco ma più soddisfatto: un altro mattoncino di positività era stato posato nel grande cantiere della Protezione Civile.

Pio







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