Raduno Sezionale a Ponte Selva (Luglio 2012)
Data:
Argomento: Sezione ANA Milano


               

Raduno Sezionale a Ponteselva

 

Come di consueto anche quest’anno si è svolto il raduno della sezione di Milano a Ponte Selva, per chi non sapesse dove si trova, la località è nelle vicinanze di Clusone in Val Seriana. A differenza delle scorse edizioni che si svolgevano la prima domenica di giugno, questa volta si è dovuto spostare l’appuntamento alla seconda domenica, poiché tutti sappiamo che il primo week end era già caratterizzato da un importante appuntamento, si svolgeva nell’occasione il convegno internazionale delle famiglie presenziato dal Santo Padre il Papa a Milano. A differenza degli anni scorsi abbiamo potuto notare che il programma non era il solito, ma comprendeva alcune novità;
in primo luogo è stata aggiunta un’importante cerimonia che fino allo scorso anno si svolgeva a Lacchiarella, e che da quest’anno è stata inserita nel programma di Ponte Selva, è naturale che stiamo parlando del premio letterario il quale ogni anno premia un notiziario di gruppo scelto da una giuria in conformità a diversi criteri giustamente motivati durante la premiazione stessa.  In secondo luogo la presenza del Corpo Bandistico di San Vittore Olona il quale ha svolto egregiamente il difficile compito che lo aspettava. Da molti Alpini e non, ha avuto parole d’elogio per come essi eseguivano i vari brani proposti. Senza nulla togliere ad altri, il loro impegno è veramente ricco di risultati positivi vista la bravura dei vari componenti nello svolgere il loro “lavoro”.



Come ogni anno oramai il tempo non è stato a noi propizio; il consueto acquazzone non è mancato e anche in quest’occasione ci ha un poco guastato l’inizio della giornata infatti la presenza di partecipanti, soprattutto di gruppi alpini, era veramente scarsa, non superava il misero numero di 25 gagliardetti!   non sarà mai che ci spaventa un breve acquazzone? o forse la pigrizia di alzarsi presto la domenica mattina? Spero tanto che sia stata una strana giornata che non vorrà più ripetersi. L’inizio della cerimonia è caratterizzato dall’alzabandiera che dopo l’inno è seguito dalla deposizione della corona in onore ai caduti, segue una sfilata che dal piazzale del palo della bandiera ci conduce sino alla chiesa, qua si svolge la premiazione del notiziario di gruppo, a seguire la Santa Messa celebrata dal sacerdote con l’accompagnamento della banda e a differenza delle scorse edizioni ciò non avviene sul piazzale a fronte della chiesa, ma all’interno, la scusa potrebbe essere il cattivo tempo, ma visto che prima dell’inizio della S. Messa il tempo era sensibilmente migliorato, la verità è un’altra: lo scarso numero di partecipanti fa si che tutti possono entrare in chiesa. Al termine della funzione la preghiera dell’Alpino e l’esecuzione del canto il Signore delle Cime hanno chiuso la parte ufficiale della giornata. Ora ci aspettava il pranzo detto rancio alpino dove in quest’occasione ognuno si organizzava come poteva. chi con panini chi con altri tipi di cibo e chi come noi con un vero pranzo preparato dai nostri esperti sia nell’approvvigionamento che nel cucinare i cibi caratteristici della giornata svoltasi, a loro va un particolare ringraziamento per l’impegno messo per la buona riuscita di tutto ciò. Durante il pomeriggio i giochi del triathlon hanno visto alcune squadre mettersi in amichevole competizione.
A seguire un concerto del corpo bandistico ci ha potuto deliziare l’udito con lo svolgimento di una scaletta di brani e canti popolari eseguiti con un’estrema bravura, anche a loro và un particolare ringraziamento. Certo il tempo in questi bei momenti conviviali passa veloce e siamo alla chiusura della giornata che vede lo svolgersi della premiazione dei partecipanti ai giochi, a seguire l’ammaina bandiera e lo smontaggio dei tendoni montati il sabato precedente e che ci hanno ospitato a pranzo offrendoci un riparo dal sole visto che il tempo si era messo al bello. Unica nota dolente è stata come già anticipato prima, la scarsa presenza soprattutto di gruppi Alpini, si spera che le edizioni a seguire siano più ricche di presenze perché ne vale veramente la pena esserci e vivere una giornata tutti assieme in allegria. Arrivederci quindi al prossimo anno.

 

                                                                                                                            Enrico







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