140° delle Truppe Alpine (Dicembre 2012)
Data:
Argomento: ANA


140° delle Truppe Alpine

 

 
Domenico Perrucchetti partecipò alla Seconda Guerra d’Indipendenza come volontario mentre era studente universitario di architettura. Nella Terza Guerra d’Indipendenza (1866) Perrucchetti era a Custozza, sottotenente di fanteria e si guadagnò una medaglia d’argento.  Distaccato presso lo Stato Maggiore col grado di capitano, nell’estate del 1872 pubblicò sulla Rivista Militare Italiana uno studio molto accurato dal titolo “La difesa di alcuni valichi alpini e l’ordinamento militare territoriale nelle zone di frontiera”.  Voleva costituire un corpo speciale che fosse in grado di sostenere con sicurezza il primo urto e sopperisse alle esigenze della difesa montana, avvalendosi di una conoscenza topografica delle alpi. Questo corpo doveva avere uomini allenati alla vita di montagna e particolarmente addestrati in modo che le loro innate qualità psico-fisiche avessero il massimo rendimento.



L’atto di nascita degli alpini fu firmato a Napoli perché il re Vittorio Emanuele 2° il 15 ottobre 1872 si trovava in quella città.  Le prime quindici compagnie si costituirono nel marzo 1873 con la chiamata alle armi della classe 1852.  Tutto ciò che avvenne negli anni successivi è storia, con tutte le medaglie che sono appese sul nostro Labaro Nazionale a dimostrare la dedizione alla difesa della nostra Patria con le migliaia di alpini morti nel difendere questa nostra Italia. Domenica mattina, con appuntamento alle ore 7,00 davanti alla nostra sede, siamo partiti in direzione di Cassano d’Adda per festeggiare il 140° anniversario della fondazione.  Giunti in quel di Cassano abbiamo cercato il luogo dell’Ammassamento e della successiva Santa Messa.  Terminata la funzione religiosa veniva spiegato l’ordine di sfilamento, in file da sei, e che la Fanfara della Taurinense ed il Picchetto Armato non avrebbero sfilato per le vie della città in segno di lutto per la morte del caporale Chierotti deceduto in un attentato in Afghanistan. Era una giornata piovosa, ventosa e fredda (c’erano 5,7 gradi). Ci siamo recati al Cimitero  a render omaggio alla tomba del fondatore delle truppe alpine, dopo di che siamo andati in  piazza Perrucchetti e lì si è svolta la cerimonia dell’Alzabandiera tutti quanti schierati cantando l’inno di Mameli, poi sono salite sul palco le autorità civili e militari per i discorsi di rito. Terminata la cerimonia ci siamo recati al Castello dove è stato offerto il pranzo; al termine del quale ci siamo diretti alle nostre auto per fare rientro a casa.

Doriano Formenti







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