Ortigara 2013 (Settembre 2013)
Data:
Argomento: ANA


ORTIGARA 2013

La cerimonia è appena finita ed eccoci qui a scrivere di questi tre giorni con l’ attendamento poco prima del piazzale delle saline. Partiti alle prime ore dell’alba di venerdì 12 luglio abbiamo fatto tappa a Verona in un supermercato a fare spesa dovendo passare alcuni giorni sul piazzale del Lozze; appena arrivati ci siamo messi alla ricerca di un posto tranquillo fuori dalla bolgia degli altri anni. Tenda piazzata vicino ad un camper in una zona molto silenziosa sia il venerdì che il sabato e pure la domenica. I primi due giorni abbiamo fatto qualche salita per scaldare i muscoli raccogliendo un po’ delle cosiddette “ mughe ” per lo sciroppo o per metterle nella grappa. Il tempo è stato bello durante la giornata, ma alla sera si scatenava sempre il temuto temporale che durava fino all’alba.



La domenica mattina sveglia alle 6.30 per la salita alla Colonna Mozza e con grande mio stupore vi era già parecchia gente che si apprestava a salire; qui devo dire che ogni anno faccio qualche piccolo miglioramento, sono giunto in vetta alle 7.50 (record). Arrivati lassù mi sembrava di essere in piazza Duomo affollata – faccio notare che la cerimonia iniziava alle 9.00. Alle 8.30 iniziano ad arrivare le autorità civili e militari tra cui il nuovo presidente dell’ Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero il quale si è prestato  a farsi fotografare con i vari rappresentanti dei gruppi e delle sezioni: anch’io ho  avuto questo onore con il gagliardetto di San Vittore Olona. La cerimonia è stata officiata da don Rino Massella, cappellano della sezione di Verona, e da un sacerdote sloveno. Al termine della S. Messa è avvenuta la deposizione della corona per ricordare i militari che hanno perso la vita su questo monte. Dopo di che ci siamo recati al cippo austriaco per un analogo rito. A cerimonia conclusa ci siamo incamminati per la discesa alla chiesetta del Lozze dove si stava celebrando un ‘altra cerimonia religiosa officiata da monsignor Bruno Fasani direttore del nostro giornale “L’alpino” con lo schieramento di tutti i Vessilli ed i Gagliardetti nel piazzale per rendere gli onori al Labaro ed ai Caduti. Terminata la cerimonia ci siamo apprestati a scendere per lo smontaggio delle tende e partire in fretta ripercorrendo la stessa strada dell’andata fermandoci  a pranzo ad Asiago. Approfittando della sosta abbiamo visitato il sacrario del Leiten che provoca sempre una grande emozione nel vedere le migliaia di lapidi. Ecco questo breve scritto è il resoconto di tre giorni passati su queste magnifiche montagne.

Doriano   







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