La "S.I.A." al Rifugio Piazza 2013 (Gennaio 2014)
Data:
Argomento: Squadra Intervento Alpino


LA  “S.I.A.” al RIFUGIO PIAZZA 2013

… e fu così che un gruppetto di amici della squadra  la mattina del 1/12/2013 si diede appuntamento in quel di Laorca  nei pressi di Lecco.  Magnifici  i colori  dell’alba, dei primi raggi del sole che sfioravano le cime del Resegone piene di neve; era freddo però  si era certi che la giornata sarebbe stata splendida, una di quelle  che si ricorderanno anche dopo tanti anni. Eravamo in pochi  però felici di ritrovarsi ancora una volta come avviene ormai da tanti anni: purtroppo gli impegni di ognuno talvolta ci costringono a disertare questi appuntamenti e se non sono gli impegni ci si mettono anche gli acciacchi che senza chiedere permesso ti ricordano che gli anni passano,  si assommano,  che qualche … bullone degli ingranaggi comincia a ballare offrendoci materia di interscambi sanitari sui metodi più o meno scientifici atti all’uopo ma tant’è alla fine ci si ritrova felici di rincontrarsi sulle nostre montagne nonostante tutto,   quasi una piccola e forse inconscia sfida …



Detto ciò, pur  memori delle indicazioni che “ l’alto comando “ ci aveva consigliato ossia attrezzatura da neve,  ghette comprese,  ci siamo resi conto che tutto si sarebbe rivelato come una bellissima camminata nei boschi del S. Martino  diretti verso il rif. Piazza. La recente nevicata per quanto copiosa fosse stata era testimoniata solo dalle candide cime dei monti che circondano la città di Lecco e il suo splendido lago. Zaino in spalla e via sbanfando già ai primi ripidi tornanti. E’ ovvio che parlo per me e guardavo con invidia sperticata quel capriolo delle montagne che di nome fa Giovanni Frattini già in età extra assicurazione ma vi assicuro che quelli come lui ci stanno solo sulle dita della mano ( … ciao Giovanni, se mi leggi …). Una piccola cappella lungo il sentiero mi fece coraggio ad indicarmi che eravamo a buon punto e che la parte più rognosa della scarpinata era alle spalle. Ancora uno sguardo al lago e alla città che laggiù si accingeva al risveglio e via, ultimo strappo,  verso la meta lì ormai a pochi passi: già il fumo  dal comignolo della baita ci tranquillizzò sulla presenza dei rifugisti comunque  allertati del nostro arrivo. Non siamo stati accolti dal suono delle campane della vicina chiesetta di San Martino ma sapevamo che lì dovevamo raccoglierci da subito per il nostro momento di spiritualità con il ricordo dei nostri amici  “ andati avanti “  e  comunque sempre presenti nell’elenco di Giovanni  seguito dalla canzone-poesia suggerita dall’amico Raimondo ossia quel fantastico “ Signore delle Cime” che chiuse la sacralità della giornata. Ora potevamo occuparci della stesura del programma  per il 2014,  là nella  “saletta” del rifugio,  veterana dei nostri incontri: alle spalle dei “congressisti” borbottava il paiuolo  per la polenta e non vi sto a raccontare cosa successe quando i rifugisti esibirono non a parole ma con i fatti il menù della giornata. Fummo costretti ad onorare il loro impegno … una vera faticaccia … coinvolgendoli alla fine nel brindisi augurale !! … Purtroppo bisognava tornare ed è quello che abbiamo dovuto fare, a malincuore, ma …  dovevamo …  La città di Lecco prima, la normalità,  le nostre case poi ci aspettavano e alla  fine eccoci a baita … aspettando la prossima … fatica !                 

 Pio

 







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