Pranzo di Natale 2013 (Febbraio 2014)
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Argomento: Gruppo


    PRANZO DI NATALE   2013

 

 

Domenica  8 dicembre il tradizionale pranzo natalizio con la solita grande partecipazione ( 56 commensali ). Che dire?? Come sempre ottimo, esageratamente abbondante, in un clima di serenità e allegria e servito con puntualità per poi chiudere il tutto con la tradizionale tombola con numerosi premi. I piatti erano inusuali e tutti sono stati piacevolmente sorpresi  dalla professionalità e la ricercatezza della preparazione. Ma chi sono gli artefici di cotanta meraviglia? I magnifici sette più il “ CAPO “  che fa otto !!!!!!!  Sempre loro…..E’ vero sono ancora quelli di sempre; ma come mai gli altri latitano?



Non è proprio solo così perché se vogliamo dirla tutta dei 56 presenti, oltre agli otto lavoranti solo quattro e sottolineo quattro erano i soci con le gambe sotto il tavolo e pertanto, anche al pranzo di Natale, ben 44 non erano soci e, aggiungo, dei 12 soci presenti nessun giovane tra di loro. Ma questo, secondo me, non vuole assolutamente dire indifferenza o scarso senso di appartenenza al gruppo !!!! E’ un po’ come nella vita dove le diverse caratteristiche di ogni persona vengono ( o non vengono….)  valorizzate o evidenziate  partendo dalla disponibilità di ognuno di noi. Ma se la disponibilità non c’è? Oppure c’è ma non copre l’esigenza, reale ed oggettiva, di aiutare i magnifici otto/dieci nelle varie incombenze ( disnarello, prato, sede, ecc…. ) ? E allora cosa si può fare? Incoraggiarli a non mollare  ( già fatto ), apprezzare quello che fanno (lo facciamo  tutti e sempre ), aumentare lo stipendio( invece di una pacca sulle spalle, dargliene due o anche tre), pagare  gli straordinari (sono loro i primi a non volerli perché tutti gli alpini quello che fanno lo fanno gratis ). Forse si potrebbe allargare il cerchio di persone a cui chiedere una collaborazione. Ma chi? Vanno tutti bene dagli amici ai conoscenti finendo ai commensali con magari la possibilità di qualche nuova idea sul menù o sul servizio ( gli attuali peraltro sono molto apprezzati ). Ovvio che va valutato sotto altri aspetti ( sicurezza, agibilità in cucina, gratuità ,continuità,… )ma credo che in altre realtà questa ipotesi è già stata attuata. Per finire questa mia riflessione che non è e non vuole essere una polemica, suggerisco di regalare agli addetti in cucina l’articolo che, dopo riflessioni , inchieste e referendum, il consiglio direttivo della Sezione di Milano  ha scelto come capo da indossare da parte degli alpini: una camicia bianca !!!! A me non sembra per niente una grande idea e spero che il generale Perrucchetti  non si rivolti nella tomba, ma per quanto scritto sopra ( l’utilizzo dei magnifici come camerieri ) mi sembra possa andare bene. Adesso smetto altrimenti divento noioso e, ringraziando ancora tutti e complimentandosi con loro, auguro a tutto il gruppo un felice anno nuovo.

 

                                                                                                                         Luciano







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