87° Adunata a Pordenone (Giugno 2014)
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Argomento: Gruppo


 

                                               87° Adunata a Pordenone

 

Come ogni anno quando la prima settimana di maggio giunge alle porte, il nostro gruppo, si prepara a partire per l’adunata nazionale che quest’anno vede come città ospitante Pordenone.
Dopo esserci organizzati durante l’anno gli ultimi preparativi ci vedono impegnati per procurare ciò che serve durante il nostro soggiorno di circa 3 notti e 4 giorni nell’area che c’è stata assegnata da chi sul posto organizza tutto quanto, in questo caso il gruppo alpini di Cordenons, paese confinante con Pordenone, che si è attivato per farci avere lo spazio ed i servizi necessari. Certo ogni anno è sempre una sorpresa perchè fino al momento dell’arrivo, non si sa cosa ci aspetta. Decidiamo di partire il giovedì a mezzanotte, viaggiando con tranquillità, e devo dire che questa volta tutto è andato liscio senza intoppi. Giungiamo quindi, dopo alcune soste lungo il tragitto, a Cordenons e troviamo l’area a noi assegnata che già ci aspettava. Devo dire che questa volta siamo stati veramente fortunati perché abbiamo trovato un bel prato con erba bassa e oltre ai servizi anche due piante ed un tavolo da pic-nic dove si è potuto pranzare e cenare al riparo dal sole e dal caldo.



Dopo aver scaricato tutta l’attrezzatura dal furgone, caricato il giovedì pomeriggio, iniziamo con il montaggio del tendone e tutto l’arredamento interno che consiste nella cucina ,frigorifero, tavoli e nella zona notte i nostri lettini vari. Dopo circa 3 ore di lavoro vediamo il nostro attendamento montato e ci concediamo un meritato attimo di riposo. Nel frattempo i nostri cuochi già si attivano per cucinare, visto che l’appetito non manca, decidiamo di pranzare abbastanza presto. Nel pomeriggio alcuni membri del gruppo escono in perlustrazione del paese per capire come ci si deve muovere nei giorni a seguire, mentre, io in compagnia del capogruppo e del nostro consigliere ci rechiamo a casa dei nostri amici Paola e Renzo che e’ maresciallo in servizio a San Donà di Piave, a seguito di un suo caloroso invito. Interessante il pomeriggio in loro compagnia poiché ci hanno accompagnato in visita nelle zone interessate dalla grande guerra. Ci siamo recati sulle rive del Piave dove, abbiamo potuto visitare una postazione da poco scoperta, e dopo aver scattato alcune foto, ci siamo recati al Mulino della Sega a far visita a un monumento che commemora tutti i caduti della zona, impressionante è il numero di morti e dispersi che si poteva leggere nel cartello informativo a fianco della località visitata. In seguito ci hanno accompagnato a visitare l’imponente sacrario di Fagarè che raccoglie un infinito numero di vittime delle due grandi guerre, dopo aver reso gli onori abbiamo potuto visitare un piccolo, ma interessante museo che si trova all’interno del sacrario e che raccoglie un gran numero di oggetti vari ritrovati nelle zone interessate. Molto chiare e dettagliate le spiegazioni che il nostro amico Renzo ci ha saputo dare in ogni luogo visitato. Al termine della visita dei sacrari siamo stati accompagnati in visita alla città di Treviso, che si trova molto vicino al paese dove abitano i nostri amici. A seguire siamo stati invitati a casa loro per una cena a base di piatti tipici del posto. Un grazie per tutto quanto hanno fatto per noi. Il sabato abbiamo potuto visitare la città di Pordenone con le sue vie colme di cappelli alpini, di negozi e bancarelle, abbiamo visitato anche il Duomo e i vari palazzi e giardini, mentre il pomeriggio dopo pranzo, abbiamo deciso di riposare in previsione della giornata di domenica che si presentava molto impegnativa. Fino ad ora il tempo è stato ottimo, ma la giornata di domenica era prevista molto brutta quindi ci siamo preparati al peggio, ma per fortuna ciò non si è avverato fino a tarda serata. Di buon mattino ci siamo incamminati per esseri pronti a fare foto all’apertura della sfilata e fortunatamente il bus di linea si è fermato per darci un passaggio fino al centro visto che distava dal nostro attendamento circa 3-4 chilometri. Queste cose che normalmente non accadono mai, in queste occasioni diventano normali perché in queste giornate un po’ particolari, anche lo spirito di chi ci ospita cambia completamente e ci si sente tutti disponibili ad aiutarci reciprocamente, anche i nostri vicini che hanno la casa accanto a dove eravamo attendati, si sono messi a nostra disposizione, gradita è stata la loro visita, sembra incredibile, ma è così. Dopo aver fotografato l’inizio dello sfilamento ed il passaggio delle frecce tricolore, siamo tornati al campo per poter pranzare ed in seguito accompagnare il vicesindaco, in visita da noi, allo sfilamento. Se vi chiedete il perchè della presenza del vicesindaco, è importante sapere che è regola che in un paese dove è presente la sede di un gruppo alpini, il sindaco del paese stesso può sfilare durante l’adunata nella sezione interessata. Dopo esserci riuniti nel luogo previsto per l’ammassamento della nostra sezione, ed esserci inquadrati, siamo partiti per lo sfilamento abbastanza in anticipo rispetto all’ora prevista. La durata della sfilata è stata di circa un’ora, curioso vedere dove gli spettatori si andavano a mettere, persino sui tetti dei palazzi, per poter vedere il lungo corteo d’alpini che ha iniziato a sfilare per le vie del centro dalla mattina, ininterrottamente fino a tarda sera. Al termine del percorso giunti allo scioglimento, ci siamo riuniti e ci siamo recati di nuovo al nostro attendamento, e saggia decisione è stata quella di trasferirci all’interno del tendone a cenare, poiché dopo pochi minuti un temporale ha scaricato acqua e grandine su tutto il paese inzuppando quei poveretti che stavano terminando la sfilata, a noi è proprio andata bene. L’indomani di buon mattino grazie ad una giornata stupenda abbiamo potuto smontare tutto quanto e attorno a metà mattina abbiamo preso la via del ritorno, facendo tappa a Mossano, a casa del nostro cuoco Andrea, il quale dopo averci preparato un delizioso aperitivo ci ha accompagnato a pranzo. Dopo aver pranzato ci siamo congedati da Andrea con la promessa che durante l’adunata di Vicenza andremo a fargli visita. Dopo aver fatto tappa a Bergamo per accompagnare a casa il nostro amico Giorgio, il rientro si è concluso tranquillamente in sede dove abbiamo scaricato il furgone e ritirato i materiali impiegati. Fortunatamente tutto è andato per il meglio e l’esperienza vissuta ha lasciato un segno positivo dentro di noi. Un ringraziamento è doveroso anche per chi ci ha aiutato durante i preparativi, ma che purtroppo non ha potuto essere con noi. L’augurio è di poter partecipare negli anni a seguire, anche se per il prossimo anno a l’Aquila le incognite sono tante, ma non ci si deve scoraggiare in qualche modo ne usciremo come sempre.                                                                          

Enrico







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