12/11/2014 …. A undici anni da Nassiriya
… pare impossibile ma ormai sono già passati 11 anni dal quel giorno così nefasto e luttuoso per la nostra storia anche se il tutto si è svolto al di fuori dei confini nazionali. Questa mattina nel nostro paese si è commemorato quel fatto di sangue dove 12 nostri carabinieri morirono a seguito di un attentato. Erano in quel paese in forza ad accordi internazionali per collaborare al raggiungimento di pace in quella terra martoriata da una guerra fratricida. Non entriamo in merito alla problematica politica non essendo all’altezza di giudicare e/o valutare la complessità di quanto vi succede … ( non riusciamo ad essere obiettivi in casa nostra figuriamo ci al di là dei nostri muri ) … rimane il fatto che questi nostri militari sono morti assieme ai tanti civili coinvolti nell’attentato. Personalmente voglio credere alla validità di una continua e seria collaborazione fra nazioni , partecipazione tesa a porre fine a situazioni politiche e strutturali dove in realtà chi paga per tutti è soltanto il gradino più basso , il più debole, il più indifeso come del resto in tutte le parti del mondo.
Questa mattina, impressione dei più, avremmo scommesso su di una partecipazione veramente all’osso dando per scontato l’assenza dei bambini delle scuole causa il maltempo. Invece no, fortunatamente siamo stati smentiti quando tutti composti ed in fila come tanti soldatini, armati di ombrelli sono arrivati accompagnati dalle insegnanti ( a loro un sentito elogio ) . Non mancò la tromba per l’alzabandiera, non mancarono l’Inno nazionale e la canzone del Piave mentre un mazzo di fiori fu posato sul cippo eretto alla memoria e le autorità civili , militari e gli alpini del gruppo locale in rispettoso silenzio ricordarono alla nostra comunità il sacrificio di quei nostri militari. Il tempo non ci ha dato una mano … anzi … ma al di là della situazione atmosferica dispiace l’assenza pressoché totale delle molteplici associazioni che si dicono attivamente presenti nel nostro paese … frettolosi passanti passavano accanto ai pochi presenti alla cerimonia … allora diventa spontaneo chiedersi perché ogni anno essere lì ad una commemorazione che in fondo in fondo sembra non interessare nessuno … solo il rispetto di quelle morti, solo la speranza che questi episodi non si ripetano e che ritorni la pace dove la sofferenza, la guerra, la disperazione della gente comune è la costante di ogni giorno.
Pio