ESERCITAZIONE SIA (Febbraio 2015)
Data:
Argomento: Squadra Intervento Alpino


ESERCITAZIONE S.I.A.

Domenica 25 gennaio i componenti della Squadra hanno effettuato l’uscita mensile che prevedeva una esercitazione di progressione in ambiente innevato con partenza dall’Alpe Devero in Val Formazza. Il clima di gioia derivante dall’affiatamento tra noi ci ha accompagnato durante il viaggio iniziato all’alba regalandoci un bellissimo panorama del Lago Maggiore visto dall’Alto Vergante ed in un paio d’ore siamo arrivati sul posto accolti da un violentissimo e freddo vento che ci ha tenuto, nostro malgrado, compagnia per tutta la giornata. Purtroppo l’ascensione alla Corona dei Troggi, mèta originariamente in programma, è stata accantonata in quanto il bollettino delle valanghe  prevedeva un grado di pericolosità di 4 su 5 ed è stato quindi deciso di salire in vetta al Monte Cazzola su un percorso che non prevedeva pericoli, su un terreno che presentava un grado di sicurezza accettabile. La salita nella zona del bosco è stata abbastanza “tranquilla” protetti come eravamo dagli alberi dove il vento faticava ad entrare, mentre passati i 2.000 mt. e terminata la vegetazione che ci proteggeva ci siamo trovati in balìa di un vento fortissimo che a volte impediva persino di camminare e costringeva a girare la schiena alle raffiche prima di proseguire.



Il sottoscritto poi era alla sua prima uscita con la novella attrezzatura di scialpinismo e confesso di avere avuto momenti di evidente affanno, ma tant’è che alla fine siamo giunti in vetta al Cazzola a quota 2.300 mt. e sempre a causa del forte vento abbiamo avuto solo il tempo di una foto scattata a caso prima di togliere le pelli agli sci ed iniziare la discesa senza poterci nemmeno gustare il panorama che era comunque mozzafiato con il cielo chiaramente terso dalle raffiche di vento. Alla base del Cazzola ci siamo ricompattati con il gruppo prima di dividerci tra ciaspolatori che sarebbero scesi dal sentiero di salita e quelli (noi) con gli sci che hanno usufruito della pista per raggiungere nuovamente e velocemente l’Alpe Devero dove, nel primo pomeriggio ci siamo ricongiunti tutti. Il ritorno, dopo una doverosa sosta per lo “spirito” allo scopo di riscaldarci l’animo, è stato meno “esuberante” dell’andata, forse per via della stanchezza,  anche se lo spirito goliardico ha permeato l’intera giornata sino alle battute finali con un arrivederci alla prossima uscita con destinazione Valle di Champorcher e cima Dondena.

Franco







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