Notizie dalla Protezione Civile (Marzo 2015)
Data:
Argomento: Protezione Civile


NOTIZIE DALLA PROTEZIONE CIVILE

Sabato 14 e domenica 15 febbraio i volontari del Nucleo di Protezione Civile Sezionale hanno partecipato al corso specialistico per l’utilizzo delle motoseghe, organizzato in quel di Clusone ospiti della casa dell’orfano di Ponte Selva. Questi corsi sono oramai diventati obbligatori per tutti gli operatori di P.C. che devono essere, per legge, in possesso di attestati comprovanti la partecipazione e le prove sostenute per poter utilizzare mezzi e strumentazioni utilizzati nel corso di operazioni di emergenza e di esercitazione. La legge infatti è diventata severa per quanto riguarda l’appartenenza alle organizzazioni di volontariato, di cui l’A.N.A. è componente di rilievo, e impone l’obbligo di frequenza ed idoneità per quanti operano senza lasciare spazio ad improvvisazioni, seppur dettate dalla voglia di aiutare, ma che a volte creano altrettanti disagi alle popolazioni colpite, senza contare la questione assicurativa di chi non ha titoli ne’ adeguata preparazione. Questo specifico corso riguardava appunto l’utilizzo delle motoseghe sempre più spesso utilizzate in occasioni di esondazioni e calamità che richiedono lo sgombero di vie ostruite da tronchi trasportati o in precario equilibrio, oppure la messa in sicurezza di aree interessate a frane e smottamenti.



Il corso era strutturato in due giorni pieni con il primo dedicato alla parte teorica con la spiegazione nel dettaglio delle componenti delle motoseghe vere e proprie, dei dispositivi di sicurezza, della valutazione dei rischi  e la preparazione del cantiere, nonché l’organizzazione del lavoro e la manutenzione delle attrezzature. Il corso è stato tenuto dall’istruttore Doro Granello, trentino DOC si può dire nato con la motosega in mano e che ha fatto di questa passione un lavoro che lo porta ad insegnare in maniera, bisogna ammetterlo, molto decisa e chiara quali sono le procedure necessarie ed indispensabili per operare in sicurezza nostra e di chi ci sta vicino. Infatti le cose più importanti sono soprattutto quelle da non fare onde evitare incidenti che, con la motosega, possono essere molto gravi e sul fattore sicurezza è stato improntato l’intero corso che è servito certamente a tutti, compreso chi quegli attrezzi li usa giornalmente. Quasi senza accorgercene la giornata è volata via con l’apprendimento di tecniche spiegate in modo impeccabile da Doro che ha dimostrato come un mestiere possa essere passione tanto da tramandarla ai figli e ci siamo così ritrovati alla sera con l’impeccabile cena preparata dall’impareggiabile Gianmario con l’aiuto di Padre Arturo ed al termine, liberi finalmente da Tv, radio ecc. ci siamo gustati una intera serata di canti popolari ed alpini che ci hanno accompagnato all’ora della nanna. Il mattino seguente, sempre sotto un tempo pessimo (pioggia ininterrotta), dopo una breve lezione in aula decidevamo di coprirci e ci recavamo nel bosco per le prove pratiche di taglio ed esbosco di piante già selezionate per l’abbattimento e lì abbiamo potuto mettere in pratica quanto imparato, sempre comunque sotto l’attenta supervisione dell’istruttore che osservava, faceva domande, annuiva e…ci lasciava anche sbagliare per farci capire sulla nostra pelle a cosa si va incontro sbagliando valutazione durante l’abbattimento. Dopo la pausa pranzo dedicata soprattutto ad asciugarci vestiti ed ossa, abbiamo provveduto alla manutenzione delle seghe e siamo tornati nuovamente nel bosco per terminare le prove che prevedevano un taglio per ognuno di noi, il tutto durato sino al tramonto quando, stanchi e fradici, facevamo ritorno nelle camere per fare le valige e rientrare a casa lasciando il posto il giorno seguente a quanti, senza obblighi lavorativi, sarebbero arrivati l’indomani per i loro “esami”. Che dire se non che è stata veramente una bella esperienza che, oltre all’obbligo di legge, ci ha arricchito e dato indicazioni sul corretto comportamento da adottare in futuro, con l’appuntamento al prossimo corso che riguarderà l’utilizzo delle idrovore e motopompe intervallato da quello di montaggio ed installazione delle tende pneumatiche per essere pronti in caso, si spera mai, di emergenza.

Franco







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