Esercitazione di P.C. (Aprile 2015)
Data:
Argomento: Protezione Civile


ESERCITAZIONE DI P.C.

 

Come ho avuto occasione di spiegare nell’articolo dello scorso mese parlando del corso per motoseghisti riservato ai volontari di Protezione Civile, prosegue il programma addestrativo riservato agli operatori che devono, per legge e per garantire la sicurezza propria e di chi usufruisce della nostra opera, acquisire dimestichezza con le attrezzature che vengono utilizzate nel corso delle emergenze. Sabato 7 marzo presso il 3P, la nostra centrale operativa posta a Cesano Maderno, si è tenuta una lezione relativa al montaggio delle tende pneumatiche del Dipartimento di P.C. in dotazione alla Colonna Mobile della Regione Lombardia della quale fa parte il nostro nucleo sezionale. E’ stata indubbiamente una esperienza utile in quanto personalmente la mia ultima esperienza del genere, tra l’altro in piena emergenza, risale al 1999 in occasione del terremoto in Abruzzo quando fu allestito il Campo Globo e il ricordo tornava naturalmente ai giorni passati a montare le tende pneumatiche destinate alla popolazione terremotata.



Sotto la guida dell’esperto Umberto, specializzato in questo settore abbiamo potuto seguire tutte le fasi, spiegate in maniera precisa, del “disimballo” dei teli e dei componenti necessari al montaggio seguendo una procedura oramai consolidata da anni di esperienza sul campo, unita a “trucchetti” atti a ridurre i tempi morti e suddividendosi in mini-gruppi ognuno con un suo compito specifico. Prima di iniziare la pratica è stato illustrato, grazie all’utilizzo di un plastico, la disposizione del campo e le misure da tenere tra tenda e tenda indispensabili per consentire l’accesso ad eventuali mezzi di soccorso e i passaggi per le persone. Personalmente ho apprezzato quanto veniva detto in quanto a L’Aquila, nella foga di fare presto non avevo tenuto conto di alcuni dettagli che alla fine fanno comunque la differenza, frutto di esperienza accumulata sul campo che è finalizzata a far diventare routine tutte le norme di sicurezza con lo scopo principale, a mio parere, di imparare soprattutto quello che non si deve fare al fine di evitare situazioni di pericolo. Nel corso della mattinata, abbiamo montato, smontato e nuovamente rimontato l’intera tenda per imparare bene la disposizione dei singoli pezzi, come vanno ripiegati e rimessi al posto i teli gommati rispettando le misure standard degli imballi che devono necessariamente trovare la giusta collocazione dei container, pena il non riuscire a richiudere gli stessi, nonché ritirare ogni componente nel suo sacco in modo di poterlo trovare senza errori al bisogno. Tenete presente che dopo il gonfiaggio della tenda, al suo interno venivano installati per intero i gruppi luce con prese elettriche, luci di emergenza e veranda di ingresso facendo attenzione che tutti i cavi elettrici passassero all’interno della struttura per evitare pericolosi contatti. E’ stata una soddisfazione alla fine vedere che, seguendo i consigli di Umberto, il maxi-cubo (pensate che la sola “tenda” pesa altre 300 kg.) rispettava perfettamente le misure richieste e che riposta all’interno del container calzava perfettamente. La pausa pranzo ci ha visti in compagnia di una cinquantina di altri volontari del nucleo sanitario della Colonna Mobile che nella mattinata avevano avuto un loro corso di aggiornamento ed abbiamo fatto onore all’impegno del nucleo cucina che si è dimostrato all’altezza della situazione. Terminato il pranzo, ci siamo recati sul fondo del deposito dove è situata la palestra di arrampicata che abbiamo allestito lo scorso anno e a turno abbiamo fatto un ripasso dei nodi e delle tecniche di assicurazione e progressione in parete sotto la guida del nostro Giovanni anticipando il programma della giornata successiva sfruttando la presenza sul posto e smaltendo quanto mangiato in mensa. Al termine, ritirate le corde ed imbraghi, ci siamo salutati con l’impegno di ripetere a brevi scadenze, anche in maniera autonoma, le prove di montaggio per tenerci allenati ed essere pronti nel momento del bisogno.

Franco







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