Sotto assedio (Giugno 2015)
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SOTTO ASSEDIO

Vedendo le terribili immagini delle devastazioni causate alla nostra città e nelle immediate vicinanze della nostra sede sezionale ad opera di un manipolo di criminali venuti addirittura dall’estero con la sola intenzione di distruggere ogni cosa indipendentemente dalla motivazione, ed essendo in procinto di partire per la nostra Adunata nazionale che vedrà centinaia di migliaia di persone sfilare per ribadire l’orgoglio di essere italiani, penso che se fossi un agente dell’ordine e potessi scegliere, la destinazione del servizio sarebbe scontata. Ma quello che più mi fa male è il vedere vanificato il lavoro delle forze di polizia che ben due giorni prima avevano identificato e fermato diversi di questi teppisti salvo poi sentirsi dire dal solito giudice che non potevano essere espulsi e lasciandoli quindi liberi di perpetrare le loro nefandezze in barba di ogni regola del vivere civile e forti del fatto che le disposizioni delle forze dell’ordine erano di impedire che uscissero dalla zona evitando lo scontro che avrebbe avuto ben più tragiche conseguenze.



Bisognerebbe forse sentire cosa ne pensano le persone residenti che si sono trovate intrappolate in casa ed hanno dovuto assistere alla distruzione delle proprie auto e vetrine o al nostro Past Presidente Parazzini che è stato l’unico ad affrontare l’orda di barbari rimanendo accanto alla Bandiera Italiana che aveva esposto sprezzante degli oggetti ed insulti che quei vigliacchi gli tiravano poco prima di togliersi gli abiti neri come la loro anima per mimetizzarsi con la folla e fuggire. Ecco, vedendo le immagini alla TV delle persone che dalle finestre gridavano vigliacchi, teppisti e quant’altro per dimostrare la propria indignazione per lo scempio al quale erano costretti ad assistere, mi tornavano in mente le immagini viste in tanti film degli assediati nel castello mentre le orde di barbari cingevano il maniero e tentavano di scalarne le mura ed entrare per fare razzia. Premesso che personalmente giustificherei in pieno chi vedendo distruggere per il solo gusto di farlo una proprietà perdesse il lume della ragione e ripagasse con la stessa moneta gli incivili, tornando all’esempio dell’assedio del castello ricordo che gli assediati gettavano sugli assalitori calderoni di olio bollente. Ora senza arrivare a tanto la mia mente malata ha partorito una idea malsana e mi sento di suggerire per la prossima volta (perché ci sarà comunque una prossima volta) una contromossa biologica ed ecologica: conoscendo in anticipo le mosse degli avversari (perché tanto lo sapevano tutti quando, cosa e dove sarebbe accaduto) l’intera famiglia assediata nei due giorni precedenti potrebbe “tenere da parte” i propri escrementi come facevano di notte i nostri nonni ed al momento opportuno versarli sui barbari sottostanti (tanto son fatti della stessa materia) in questo modo anche dopo essersi cambiati di abito potranno essere facilmente riconosciuti se non dal volto, almeno dal tanfo.

Franco







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