Relazione morale 2015 (Gennaio 2016)
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Argomento: Gruppo


RELAZIONE MORALE 2015

Prima di iniziare chiedo a tutti di ricordare coloro che sono “andati avanti” ed in particolare i soci Mario Madotto e Carlo Sangalli e la carissima Nazzarena a loro associamo i componenti delle Forze dell’ordine e i militari che hanno perso la vita. Cari Soci, l’inesorabile scorrere del tempo ci porta anche quest’anno all’appuntamento principale della vita del nostro Gruppo e cioè questa assemblea. Sono già cinque anni che ho l’onore di guidarvi e ritengo doveroso un piccolo bilancio: sono stati anni spesi bene, sono orgoglioso di tutto quello che abbiamo realizzato, ma possiamo migliorarci. Insieme abbiamo superato difficoltà e momenti difficili e salutato tanti amici che ora sono nel “Paradiso di Cantore”. Vi chiederete: perché questa riflessione. Ogni tanto bisogna arrestarsi e capire se abbiamo operato in modo giusto e corretto. Se per molti di noi la risposta è affermativa per alcuni altri può anche non esserlo. Non si può delegare sempre le stesse persone ad agire. Se facciamo parte di un insieme tutti dobbiamo lavorare verso medesimi obbiettivi ed esprimere le nostre idee altrimenti prima o poi la macchina si inceppa. Questo vuole essere ancora una volta un richiamo per coloro che non partecipano e che non vengono mai in sede. E’ inutile vantarsi di far parte dell’ Associazione Alpini e non dimostrarlo con i fatti.



Nessuno si deve offendere di questo mio sfogo, ma mi sembra doveroso nei confronti di chi è sempre disponibile. E’ una forma di rispetto nei loro confronti ed anche un modo di sapere su chi contare. Si possono anche ridimensionare o modificare gli impegni, ma se vogliamo continuare a esistere dobbiamo dare una mano tutti. Bisogna migliorare il nostro essere Alpini. Abbiamo bisogno di rafforzare le nostre idee. L’ obbiettivo reale è la convergenza delle nostre forze per un progetto comune.  Anche in questa relazione non possiamo parlare del superamento delle congiunture economiche sfavorevoli. Alcuni dati sono positivi. Si intravede una luce in fondo al tunnel ma ancora non si può’ cantar vittoria, anzi! Il persistere di tale situazione crea un clima di sfiducia e abbattimento morale che preoccupa. Anche l’EXPO che si è appena concluso con grande affluenza di visitatori non ha portato per il momento i grandi vantaggi economici che si speravano.

IL GRUPPO La forza del Gruppo è attualmente di 42 alpini e 10 amici o aggregati. In questo anno abbiamo dato il benvenuto al nuovo socio Giuseppe Larmani. Anche nel corso di questo 2015 abbiamo cercato di essere presenti a tutte le cerimonie a carattere locale sezionale e nazionale. In San Vittore abbiamo gestito le cerimonie del 25 aprile del 4 novembre e di Nassiriya. Sempre molto sentito l’incontro alle scuole in occasione della Festa delle Forze Armate. Eravamo presenti alla processione della chiusura del mese mariano a quella per la festa del Santuario e alla festa patronale in cui abbiamo raccolto fondi per i terremotati del Nepal. Anche in questo anno abbiamo allietato la festa di carnevale con la nostra cioccolata ed anche la notte di Natale per lo scambio di auguri con la cittadinanza. Abbiamo consolidato i rapporti di amicizia con gli ospiti della Casa Famiglia andando a trovarli durante le feste nazionali e per gli auguri di Natale con il Complesso Bandistico, ma anche con l’ormai tradizionale appuntamento con il coro di Magenta che approfitto per ringraziare per la disponibilità. Sempre in ambito locale, anzi dietro l’angolo, abbiamo dato il nostro abbondante contributo alla riuscita della cena dei record cioè la cena a lume di candela più lunga del mondo collaborando con la Pro Loco. Un altro evento cui  abbiamo collaborato e partecipato è stata la mostra che ha commemorato i Caduti parabiaghesi e alla cui inaugurazione ha preso anche il coro di Magenta, ma che ci ha anche visto fornire i roll up sezionali sulla storia della Prima Guerra Mondiale. Tutto questo è stato fatto in collaborazione con il CAI di Parabiago. Ormai San Vittore Olona è rimasto l’unico comune a non aver fatto ancora niente per il centenario della Grande Guerra. Abbiamo ricordato i nostri Soci “andati avanti” con la visita alle loro tombe il primo novembre, ma anche con la S. Messa della festa del Gruppo. Un sentito ringraziamento a Don Davide che ha celebrato e ci ha permesso di continuare la tradizione. Ricordo anche la partecipazione alla S. Messa dell’Associazione Arma Aeronautica ed a quella in memoria dei Caduti in missione di Pace tenutasi nella chiesa di S. Martino a Legnano ed al concerto del coro ANA di Limbiate a Canegrate per il centenario della Grande Guerra. Uscendo dai confini comunali il nostro Gagliardetto è stato presente alla S. Messa in Duomo con il gonfalone comunale e l’assessore alpino Paolo Salmoiraghi, al 40°di Vimercate e di Lainate. Oltre all’Assemblea Sezionale abbiamo partecipato al 50° raduno di Ponteselva, a quello di raggruppamento a Busto Arsizio, all’Adunata Nazionale a L’Aquila. A proposito di Adunata abbiamo ancora negli occhi la commozione e la gratitudine con cui la popolazione abruzzese ci ha applaudito per tutte le undici ore della sfilata. E’ stata un’adunata particolare che non ci scorderemo. Eravamo presenti in Ortigara ed al Contrin. Quest’ultimo pellegrinaggio è stata un’esperienza positiva per i partecipanti e si riorganizzerà per il prossimo anno. Non si è potuto andare in Adamello soprattutto per volontà della sezione organizzatrice che ha riservato tutti i posti disponibili ai propri soci. Non voglio dimenticare le feste sezionali di primavera e d’autunno, il banco alimentare e la Guardia d’onore al Sacrario di S. Ambrogio.

I MEZZI DI INFORMAZIONE E’ motivo d’orgoglio per il Gruppo aver ricevuto per la terza volta il premio di notiziario dell’anno della Sezione di Milano. Anche la motivazione ci rende fieri del nostro periodico in quanto si parla di continuità, livello qualitativo e ampiezza di contenuti con particolare riguardo alla montagna. Quindi un grazie particolare va a chi scrive gli articoli, ma anche a chi si occupa dell’impaginazione, della stampa e della consegna puntuale nelle nostre case. L’altro mezzo di informazione è il sito internet che è sempre aggiornato e quindi molto seguito.

LA SEDE Quest’anno il falò di S. Antonio è tornato nella sua sede naturale ed ha avuto il solito successo di pubblico. Molto gradite sono state le serate culturali che si sono svolte nel corso dell’anno, sia quella di un mesetto fa con il professor Restelli che ci ha parlato della guerra bianca in Adamello legata alle celebrazioni del Centenario sia la serata musicale di primavera con i fratelli Luraschi e l’amico Stefano Quaglia che quella dialettale tenuta da Luciano che i ha presentato Walter Valdi.  Si sono svolti regolarmente i nostri disnarelli che ci permettono di mantenere la sede e le nostre attività. Abbiamo regolarizzato il passaggio di una fetta del nostro verde ai vicini. Un atto dovuto, ma antipatico. Concludo questa relazione con i ringraziamenti a chi durante l’anno si è adoperato perché il Gruppo facesse bella figura sia nelle manifestazioni sia negli appuntamenti qui in sede. Ringrazio anche le nostre famiglie che ci sostengono e sopportano le nostre assenze. A loro e a tutti voi rivolgo  più sinceri auguri per le prossime festività.

Viva l’Italia e Viva gli Alpini







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