Meglio tardi che mai (Luglio 2016)
Data:
Argomento: ANA


MEGLIO TARDI CHE MAI

Per capire il senso del titolo che ho voluto dare a questo articolo, è necessario fare un passo indietro. Come consuetudine, da alcuni anni organizzo un ritrovo per gli allora ragazzi dell'AOSTA, quei baldi giovani cioè che hanno fatto insieme a me la naia alla caserma Testafochi negli anni 1977/1978 e devo confessare di ritenermi soddisfatto di averne "recuperati" oltre una cinquantina che puntualmente, a volte alternandosi, hanno il piacere di ritrovare i vecchi compagni di naia. Lo scorso anno in occasione del ritrovo 2015, dopo avere contattato la Redazione, avevo mandato questo articolo, naturalmente in forma ridotta, al nostro mensile nazionale L'ALPINO perché mi sembrava potesse rappresentare bene lo spirito e l'amicizia che allora univa noi ragazzi in mimetica agli Ufficiali di Complemento (gli S.Ten. ) che  rappresentavano l'anello di congiunzione tra il rigido e a volte arcaico mondo militare e la Truppa rappresentata da giovani che vivevano il mondo militare ma in un contesto attuale.


Riporto pari, pari quanto inviato a L'ALPINO: "Domenica 19 aprile 2015 i veci che hanno fatto la naia alla Caserma Testafochi del Battaglione AOSTA negli anni '77 -'78 si sono ritrovati come ogni anno e nell'occasione, dopo avere gustato una torta che riproduceva la facciata dell'indimenticata Caserma, complice la Fanfara Montenero della Sezione di Torino, hanno voluto fare dono all'allora Sten. Flavio Prestint dei gradi di TENENTE quale segno di riconoscenza per la vicinanza dimostrata ai suoi naioni nel periodo passato insieme." Evidentemente la Redazione del L'ALPINO avrà avuto buone ragioni per non pubblicare l'articolo, rimedio quindi in chiave più "locale" e ve ne rendo partecipi. E' giusto precisare che la nomina a Tenente al nostro caro Flavio è ufficialmente giunta da un po' di tempo, ma ci sembrava giusto che i gradi, visto che lo Stato non glieli aveva mai consegnati, fossero un nostro dono, un segno di affetto per quanto aveva fatto in diverse occasione quale "mediatore" tra noi alpini (a volte incoscienti) e le alte gerarchie militari che spesso delegavano agli S.Ten. il compito di gestirci ed addestrarci. Il fatto era che, gradi o non gradi, eravamo comunque tutti ragazzi e che le teste ragionavano tutte alla stessa maniera, maniera che, devo dire a distanza di molti anni, forse non era la più sbagliata perché i nostri S.Ten. hanno saputo insegnarci degli ideali tutt'ora validi. A titolo informativo, il prossimo anno in occasione dei 60 anni anagrafici e dei 40 dal congedo, stiamo organizzando una due giorni in Val d'Aosta con al seguito le nostre mogli che nel frattempo sono diventate tra loro amiche...e se questo non è la dimostrazione che la vera amicizia dura...

Franco Maggioni

 






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