33 Raduno Rifugio Contrin (Settembre 2016)
Data:
Argomento: ANA


33° raduno rifugio Contrin


Avendo partecipato lo scorso anno al 32° raduno al rifugio Contrin, reduci della bellissima anche se un po’ faticosa esperienza, abbiamo deciso di ritornarci anche questa volta in occasione del 33° raduno. Lo scorso anno eravamo in 3 soci del gruppo, ed essendo stati rimproverati di non aver pubblicato per tempo sul nostro notiziario, il Penna Nera l’intenzione di partecipare, quest’anno dopo averlo per tempo pubblicato, ci siamo ritrovati ancora noi soliti tre!! Va bé! Tralasciamo il particolare e proseguiamo con la parte più importante della nostra positiva e bellissima esperienza.
Innanzi tutto ci siamo preventivamente muniti del nostro guidoncino da lasciare al rifugio in quanto lo scorso anno non ci siamo ricordati di portarlo al seguito. Dopo averlo messo nello zaino per primo, ci siamo ritrovati alle 6 del mattino per partire alla volta d’Alba di Canazei, dove abbiamo parcheggiato l’auto dopo circa 4ore e 30 di tranquillo viaggio spezzato da una pausa per colazione.


Presi gli zaini ci siamo incamminati verso l’imbocco del sentiero e verso le 11 abbiamo cominciato la salita. il tempo per il momento era buono anche se qualche nuvola minacciosa era sempre in agguato, infatti a metà circa del cammino uno scroscio ci ha visti costretti ad indossare le mantelle, che subito dopo pochi minuti abbiamo tolto per il caldo, ma si sa che il tempo in montagna è così. Prima di arrivare al rifugio vero e proprio che distava ancora una buona mezz’ora di cammino, ci siamo fermati a far pausa e mangiare un boccone ad una baita chiamata Vecchia Baita Contrin, li abbiamo potuto assaggiare una torta di polenta, che oltre ad essere ottima, dava energia senza appesantire. Ripreso il sentiero siamo finalmente giunti al rifugio e dopo aver salutato chi già era arrivato, ci siamo seduti per gustare un ottimo tagliere di speck con una birra. Tanto non dovevamo guidare fino al giorno seguente. Dopo aver appeso il nostro guidoncino nella sala pranzo gia piena di quelli degli altri gruppi, abbiamo scattato alcune foto e intanto che si è messo a piovere ci siamo concessi un riposino in branda. Appena il tempo si è sistemato, siamo usciti dal rifugio e in attesa del rancio della sera abbiamo potuto salutare il nostro benamato presidente Favero che anch’esso guardava il cielo preoccupato del tempo che era a dir poco minaccioso. Ma guardando le previsioni assieme a lui ci siamo un po’ risollevati poiche si preannunciava bello per la mattina seguente, quando era previsto lo svolgimento della cerimonia. Giunta l’ora del rancio, a base di piatti tipici locali, spietzle spezzatino con polenta funghi trifolati e tiramisù, ci siamo rifocillati per bene e, per smaltire la cena abbondante, sotto la tettoia del terrazzo del rifugio abbiamo cantato con l’accompagnamento di una melodiosa e bellissima fisarmonica. Giunta l’ora di mettersi in branda abbiamo fatto un lungo e pesante sonno, e di buon mattino ci siamo svegliati sotto una pioggia incessante. La preoccupazione era tanta così che a colazione parlando con il tenente cappellano militare il quale doveva celebrare la S.Messa, il nostro capogruppo ha chiesto al cappellano se non poteva metterci una buona parola con il suo ”datore di lavoro” che stava lassù per darci un pò di tregua con la pioggia. Affermerei che sia le parole del capo che quelle del cappellano sono state ascoltate perche alle 11 avrebbe avuto inizio la cerimonia e pochi minuti prima una folata di vento ha spazzato le nuvole sopra di noi facendo spazio ad un sole stupendo che ci ha permesso di gustare tutto lo svolgimento della cerimonia all’asciutto. Cerimonia che ha avuto inizio con l’ammassamento nella spianata retrostante al rifugio, con una numerosa presenza di vessilli, compreso quello di Milano portato dal nostro caro Dario giunto al mattino stesso un poco bagnato,ed anche una numerosa presenza di gagliardetti, compreso il nostro portato dal nostro socio Doriano. Dopo l’ammassamento, la cerimonia si è svolta con il seguente programma: alzabandiera, onori al vessillo della sezione di Trento, deposizione della corona al monumento dei caduti, discorsi delle varie autorità ed a seguire la S. Messa, il tutto accompagnato da una bravissima fanfara! Al termine della cerimonia al rifugio tutto era pronto per il rancio, ma noi avevamo già deciso di fermarci lungo la discesa, alla baita dove abbiamo fatto tappa a salire, infatti, ci aspettavano già con un ottimo piatto di porchetta polenta fagioli e formaggio. Dopo aver pranzato, ci siamo incamminati verso il parcheggio e dopo aver dovuto indossare per qualche minuto ancora le mantelle nello stesso punto della salita, a causa di un veloce rovescio, siamo giunti all’auto e un po’ stanchi ma contenti abbiamo intrapreso il viaggio di ritorno trovando un poco di traffico, entro le 8 di sera siamo giunti a casa ben contenti di aver partecipato anche quest’anno a tale evento. E con il buon proposito di partecipare anche il prossimo anno, ora ci dedichiamo agli altri impegni che ci aspettano.                                                     
                                                                                                               Enrico







Questo Articolo proviene da Gruppo Alpini San Vittore Olona
http://WWW.anasanvittoreolona.it

L'URL per questa storia è:
http://WWW.anasanvittoreolona.it/modules.php?name=News&file=article&sid=408