… e per San Maurizio …
… hippy … hippy …. urrà … ripetuto a squarcia gola … niente di blasfemo ma un vero ringraziamento per come ha vegliato sull’Adunata di Treviso. Tra noi che vi abbiamo partecipato si è parlato di un autentico miracolo date le previsioni già dai quindici giorni antecedenti il 13/5 u.s. … tempo brutto al venerdì poi così e così per il sabato fino alla domenica durante la quale ci era stata garantita una “lavata” da non dimenticare. La fiducia faceva a pugni con l’aridità delle previsioni e le telefonate intercorse con gli amici già sul posto non lasciavano dubbi in merito ma tant’è le danze erano già iniziate e non si poteva più tirarsi indietro. Armati di tanta fiducia/illusione i nostri due camper iniziarono il viaggio nella notte fra il venerdì ed il sabato salutati dopo Verona da molteplici scrosci d’acqua , alternati a tempestate di una intensità tale da affogare anche la più piccola speranza nascosta nel profondo di ognuno di noi.
Quest’anno il nostro gruppo abbandonò il supercollaudato uso della mega tenda per tentare questa nuova esperienza suggerita da molteplici motivi : il numero dei partecipanti, l’età non più verde, l’essere ormai stufi, detto terra-terra, di guardare sempre in alto sia nel montare e smontare tutto l’ambaradan che richiede un minimo di otto stacanovisti pieni di energia e buona volontà per le necessarie ore di totale impegno senza dimenticare l’anteprima … carico, scarico … stivaggio ecc … ecc … insomma provare per credere … Non abbiamo trovato nessun sceicco filo-alpino che ci abbia finanziato l’onere pecuniario ma ci siamo resi conto da subito che ne valeva la pena e, di conseguenza, di come presumibilmente andrà il prossimo anno … Detto ciò cosa si può dire dell’Adunata che si sia discostato dalle precedenti? per noi veterani si è riconfermato quel qualcosa che solo agli “addetti ai lavori” leggasi ALPINI sembra logico, naturale, assieme alla consapevolezza che nessuno ci obbliga a partecipare. Sicuramente, come in ogni anno, qualcosa non è andato per il verso giusto, i contrattempi sono sempre lì dietro l’angolo come l’acquazzone nella mattinata del lunedì battezzato” dispiacere” di tutta la Marca Trevigiana per il nostro rientro. A ben pensarci qualcosa di positivo c’è stato: la sparizione dei trabiccoli anche se qualcuno ha voluto costituire l’eccezione … un alpino, munito di bicicletta trafugata chissà dove, incurante del pericolo e del serio problema viario di cui era causa, cercava di smerciare a tutti i costi una cassetta di piantine di pomodori … abbiamo oltre alle prove fotografiche la certezza che si trattava di un capogruppo: l’abbiamo ritrovato più tardi appiedato e senza “mercanzia” da piazzare sul mercato … vuoi che il Servizio D’Ordine Nazionale sia entrato in azione? Per quanto riguarda la nostra spedizione è d’obbligo evidenziare quanto sia stato prezioso l’impegno di un maresciallo che si era prodigato fino all’ultimo affinché trovassimo un posto per accamparci con possibilità di acqua, corrente … abbiamo riscoperto ancora una volta tantissima cordialità nelle persone che senza alcuna richiesta da parte nostra si sono resi disponibili: un passaggio in auto, un’informazione, ecc … senza dimenticare il direttore del supermercato presso il quale eravamo accampati, attento, con discrezione, se qualche problema ostacolava la tranquillità del nostro accampamento … che dire del fattore/postino che dopo averci proposto la raccolta di ciliegie dal suo campo ha pensato giusto portarcele assieme ad una bottiglia? … per forza … come si fa a mangiare le ciliegie senza un bicchiere di vino e tantissima cordialità? Nella lista dei ringraziamenti, prima in assoluto, la sig.ra Paola: da ospite doverosamente invitata al nostro tavolo ruspante si sentiva in obbligo a partecipare con alimenti e golosità varie fino a proporci la colazione del saluto nella mattina del lunedì … grazie Paola, veramente di cuore ,un grazie che devi estendere a chi tu sai e … Vi aspettiamo in baita! Altra persona nella lista dei ringraziamenti è Marco Zerboni che nella veste autorevole di vicesindaco e speriamo di qualcosa in più onorò l’impegno di rappresentanza sfilando ancora una volta fra le file degli alpini lombardi. Infine vanno ricordati i soci-amici che all’ultimo per motivi superiori alla loro volontà … qui è meglio non scendere a particolari … hanno dovuto rinunciare ad esserci ma decisi, per il prossimo anno, a sfilare per le vie di Trento E … san Maurizio? fece fino in fondo la Sua parte regalandoci due splendide giornate, quelle importanti: forse avrà tralasciato qualche altro impegno perché aveva tutto contro e anche per Lui sarà stata una faticaccia ma ce l’ha fatta. Noi siamo convinti che anche per Trento, il prossimo anno, non vorrà fare una brutta figura ….
PIO