Uscita SIA (Settembre 2017)
Data:
Argomento: Squadra Intervento Alpino


USCITA S.I.A.

 

Nel penultimo fine settimana di luglio la squadra ha effettuato l’uscita di due giorni in programma che prevedeva un percorso ad anello percorrendo un tratto del famoso sentiero Roma, una delle più classiche ed affascinanti delle escursioni delle Alpi centrali che nella sua versione integrale effettua una traversata da Novate Mezzola a Chiesa in Valmalenco proseguendo da ovest a est e che viene normalmente percorso in circa 5 giornate di cammino usufruendo dei rifugi posti sul tracciato per quanto riguarda il pernottamento e rimanendo sempre in quota. Il nostro programma prevedeva un percorso più ridotto su due giornate anche per riscattare l’esperienza dello scorso anno quando a causa del maltempo i partecipanti hanno dovuto rinunciare e far ritorno a valle sotto l’acqua senza portare a compimento quanto prefissato. Partiti quindi dal 3P a Cesano Maderno siamo arrivati in località  Bagni di Masino a quota 1.172 mt. da dove partiva il sentiero che risalendo la Val Masino e superato il Pian del Fango ci consentiva di giungere al Rifugio Omio posto a 2.100 mt. dove abbiamo potuto tirare un bel respiro in quanto la salita anche a causa della giornata eccessivamente calda è risultata abbastanza pesante.



Due dei nostri evidentemente non ancora stanche si sono rimessi in cammino raggiungendo la base della piramide detta “Sfinge” per godere di un panorama ancora più bello mentre i più “scoppiati” si deliziavano ammirando il panorama con una meritata birra. Nel tardo pomeriggio abbiamo  avuto la possibilità di ammirare anche due spericolati che, saliti con in spalla le vele da parapendio, si sono librati in cielo percorrendo in pochi minuti una distanza che a piedi richiederebbe diverse ore e fatica…  La serata è stata piacevole come solo può essere quella trascorsa in un rifugio tra gente sconosciuta ma che diventa subito amica e con la quale si parla, si ride, ci si diverte e con la quale, perché no, si fa “cultura” nel senso più stretto, infatti a un gruppo di ragazzi e ragazze provenienti da diverse regioni d’Italia abbiamo raccontato aneddoti della nostra storia lombarda provocando certamente una curiosa ilarità che ha comunque creato un senso di amicizia certamente positivo aiutato senza dubbio dalla simpatia, disponibilità e dall’ottima cena preparata e servita dai magnifici gestori del Rifugio Cristina e Graziano ai quali va tutta la nostra riconoscenza. Il mattino seguente, dopo la solita notte abbastanza infame (i cameroni dei rifugi non brillano per privacy e silenzio) e dopo la colazione ci siamo subito incamminati per la seconda tappa del tour che prevedeva la salita al Passo del Barbacan posto a 2.610 mt. che si affaccia sulla Val Porcellizzo e che rappresentava la parte più impegnativa con cenge esposte e passaggi con corde fisse ma che permetteva, raggiunta la meta di godere di un panorama spettacolare. Da lì sempre percorrendo un primo tratto esposto in canalini e roccette, raggiungevamo dopo un'altra ora di cammino il Rifugio Gianetti a 2.534 mt. e sovrastato dalle immense moli del badile e del Cengalo quasi posti a guardia dell’intera vallata. Breve sosta e poi partenza per far ritorno attraverso l’interminabile sentiero di discesa che ci riportava a valle dove potevamo finalmente toglierci gli scarponi e riprendere la strada di casa contenti di avere portato a termine quanto prefissato e dandoci appuntamento alla prossima uscita.

Franco Maggioni







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