Gli alpini tornano a scuola (Marzo 2018)
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GLI ALPINI TORNANO A SCUOLA

Ebbene si, i nostri alpini pluriripetenti sono ritornati a scuola almeno per un paio di giorni, giusto per non perdere l’abitudine. Scherzi a parte, anche quest’anno su invito delle insegnanti sempre attente e disponibili abbiamo ripetuto l’iniziativa volta a portare la nostra testimonianza sul tema della guerra e soprattutto della vita vissuta dai nostri soldati nel corso della Grande Guerra con particolare riferimento alla trincee costruite sia in territorio pianeggiante che in alta quota sottolineando le condizioni estreme in cui si sono venuti a trovare questi nostri fratelli maggiori un secolo fa. E’ stata come sempre una bella esperienza che non sarebbe stata possibile senza l’interessamento delle insegnanti con le quali esiste oramai un bel rapporto di collaborazione senza il quale tutto sarebbe vano iniziando dallo stimolo che riescono a trasmettere agli studenti che per una mezz’ora hanno seguito il filmato che parlava delle trincee, dell’approvvigionamento delle truppe in alta quota, della realizzazione della Città di Ghiaccio costruita dagli austriaci all’interno del ghiacciaio della Marmolada, delle 52 gallerie del Pasubio, della terribile battaglia dell’Ortigara e della realizzazione della Linea Cadorna.



E’ un vero peccato che quest’anno non sia possibile ripetere l’esperienza dello scorso anno quando siamo riusciti ad accompagnare una sessantina di studenti delle terze medie a visitare fisicamente la porzione della Linea Cadorna posta nel territorio di Viggiù perché sarebbe stato il giusto coronamento di un percorso storico importante per la loro formazione…speriamo nel futuro. Al termine della proiezione gli studenti ci hanno rivolto alcune domande e hanno potuto “toccare con mano” i reperti come l’elmetto, la maschera antigas, le schegge di granate e i proietti che avevamo portato con noi. Un ringraziamento doveroso va alle insegnanti, Prof.sse Aura e Guglielmi, che quest’anno ci hanno spianato la strada e hanno creduto in questo nostro progetto volto a tramandare ai giovani quanto abbiamo appreso dai nostri Veci che hanno vissuto sulla propria pelle queste tragiche esperienze, senza di loro non avremmo la possibilità di fare nulla, sono convinto che grazie a loro i ragazzi abbiano maggiori possibilità di diventare buoni cittadini. Esperienza positiva quindi e al termine ci siamo salutati con un arrivederci alla prossima occasione.

Franco







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