25/26 Aprile 2018 (Giugno 2018)
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25/26 aprile 2018…

due date, due giorni che hanno qualcosa in comune  per quanto mi riguarda, forse per la coincidenza di quest’anno. Appare da subito come il giorno 25 ricorra la celebrazione della Liberazione  dell’Italia, l’inizio di quella strada che porterà alla nascita della nostra Patria, della repubblica italiana, con la fine di periodi  storici che hanno scombussolato intere generazioni ecc … ecc …   Il giorno seguente poi, 26  per l’appunto, ho avuto l’opportunità di partecipare ancora una volta ad una “salita  scolastica” sulla Linea Cadorna in quel di Viggiù. Scolastica perché com’ è avvenuto l’anno scorso Franco Maggioni ed io abbiamo accompagnato una scolaresca sulle fortificazioni costruite già nel periodo 15/18 con lo scopo di bloccare l’eventuale invasione  delle truppe tedesche provenienti dalla Svizzera. Non avvenne niente di tutto questo, non si sparò un colpo ma l’immane lavoro compiuto dalle “maestranze” del posto è rimasto a testimonianza storica. Ecco  il legame  fra le due date  che giustifica il titolo di queste righe. Riandando al 25 u.s.  mi sembra opportuno evidenziarne la positività:  questo giorno, ormai un simbolo,  da sempre   esaltato,   bistrattato, malinteso, politicamente strumentalizzato negativamente e/o positivamente è   costante motivo di un diluvio di pagine.



Quando al mattino sono uscito per partecipare alla manifestazione indetta dal Comune in fondo in fondo temevo la solita carenza di partecipazione da parte di associazioni, di persone comuni ecc … ecc … sbaglierò ma fortunatamente ho dovuto ricredermi: il gruppo Alpini ha fatto la sua brava figura anche se c’è sempre spazio per migliorare, le Scuole  erano presenti  sempre grazie alle insegnanti sensibili all’importanza di tale rievocazione storica. … e la Banda dove la lasciamo?…  guai se mancasse … in ogni occasione nella quale partecipa  valorizza questi momenti importanti di  vita pubblica. Storia dopo  storia, il giorno 26  eccoci a Viggiù assieme ad una terza media della scuola Dante Alighieri di Legnano. Il motore trainante e di coordinamento  va riconosciuto a Franco Maggioni del nostro gruppo che si è impegnato già dai mesi precedenti tramite incontri vari  con i ragazzi della scuola in sinergia con  gli insegnanti sensibili a simili esperienze. Punto forza di questa gita scolastica la troviamo nel gruppo Alpini di Viggiù  sempre disponibile, giorno dopo giorno, scolaresca dopo scolaresca, con l’onere del supporto logistico utilizzando i mezzi della protezione civile in caso di necessità  con l’impegno di guida a 360° durante il percorso nelle  trincee, nelle  grotte di ricovero o di postazione: non c’è che dire un bel  da fare. Nel contempo siamo stati fortunati perché il tanto sperato bel tempo ci ha offerto l’occasione di apprezzare il panorama sul lago, la vicina Svizzera, assieme alle Alpi tanto lontane quanto vicine, possibilità, giusto farlo notare, estesa anche ai disabili avendo gli alpini e protezione civile del posto  attrezzato un percorso compatibile con le loro difficoltà.  In questa trasferta parteciparono alcuni  alpini  di Legnano assieme a Gigi Rodeghiero da Magenta neo consigliere eletto del 2° Raggruppamento con i quali, assieme alle penne nere di Viggiù quasi un’anteprima della prossima Adunata, dopo le “fatiche didattiche” ci siamo accomunati con un brioso … alziamo il bicchier …  Credo abbia lasciato un segno nei ragazzi il momento storicamente religioso quando, con una felice intuizione,  furono raccolti nel buio di una caverna, in quello che una volta serviva da deposito di munizioni  ed  il loro insegnante di musica con la tromba suonava “il silenzio” militare in onore a quanti  in quei posti avevano sacrificato i più bei anni della loro vita. In tanto “tutto bello” mi ha spiazzato lo scambio di esperienze con gli insegnanti e le loro difficoltà nell’ambito scolastico: famiglie assenti o pronte ad accusare piuttosto che collaborare, famiglie allargate fino a non avere “confini“ con  tanti ragazzi dotati di tutto ma specialmente in balia di una devastante solitudine: un quadro  difficile con un futuro decisamente preoccupante … speriamo … non può essere tutto  così … . Quando il pullman con i ragazzi si allontanò per il rientro mi sono sorpreso con tante domande per niente piacevoli … Mi scosse l’amico di Legnano che dopo tanta … impresa montagnina … con la sigaretta incollata nell’angolo della bocca sbottò: ragazzi a ‘sto punto, cascasse il mondo un bel bianco ghiacciato non me lo toglie nessuno …   sante parole !

                                                                                                         PIO  







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