Campo Scuola 2018 (Ottobre 2018)
Data:
Argomento: Sezione ANA Milano


CAMPO SCUOLA 2018

Nelle giornate di sabato 1 e domenica 2 settembre si è svolta la seconda parte del programma del Campo Scuola P.C. – A.N.A. Milano alla quale hanno partecipato 21 tra ragazze e ragazzi (alcuni mancavano per problemi scolastici e di vacanze) che a luglio erano stati ospiti della struttura del 3P a Cesano Maderno e che in questa occasione hanno assaporato un pezzo di vita di naia sotto forma di due giorni passati in tenda a 1.500 mt. con temperature che in quel fine settimana non erano certamente estive, scese fino a 8 gradi. Il posto prescelto per questa esperienza è quello del Pian delle Betulle sopra Margno in Valsassina, ospiti degli alpini della Sezione di Lecco che in quei giorni festeggiavano il 59° anniversario della consacrazione della chiesetta votiva eretta nel 1959 quale ex voto dagli alpini del Battaglione Morbegno reduci dal fronte albanese su progetto dell’architetto e reduce Mario Cereghini e che vede ogni anno una partecipazione degli alpini lecchesi che intendono ricordare l’evento ed onorare quanti non hanno fatto ritorno. Partiti sabato mattina dal 3P sui pulmini della Protezione Civile, ci siamo incontrati a Lecco con gli amici locali che ci hanno accompagnato fino all’Alpe Paglio in alta Valsassina dove abbiamo lasciato i mezzi e ci siamo incamminati nel bosco sino ad arrivare al Pian delle betulle dove già fervevano i preparativi per la festa dell’indomani ed erano già state montate le tende che ci avrebbero ospitato per quei due giorni.



Nel tendone mensa il Presidente della Sezione di Lecco Marco magni ci ha dato il benvenuto e spiegato ai ragazzi il motivo del ricordo annuale ai ragazzi che non sono tornati e le motivazioni che hanno spinto ad erigere la chiesetta, seguito dal saluto del Consigliere nazionale Mario Grumo e dal nostro Presidente Boffi che è stato con noi per tutta la durata dell’evento. A tutti i ragazzi e a noi accompagnatori è stato fatto dono di una cartelletta contenente un filmato e la storia del Battaglione Morbegno e delle chiesetta eretta a forma di tenda, con un campanile che ricorda una penna mozza, e al cui interno sono murate centinaia di marmette recanti ognuna il nome di un reduce morbegnino scomparso. L’altare fu consacrato dal Cardinale Montini, futuro papa Paolo VI ed ogni anno nella prima domenica di settembre si svolge il pellegrinaggio e nel sotterraneo è allestito il museo “CASA DELLA MEMORIA”. Dopo l’assegnazione dei posti in tenda ed il montaggio delle brandine, abbiamo gustato l’ottimo pranzo preparato dalle volontarie e volontari della cucina dopodiché si è dato inizio alle attività pomeridiane che hanno visto i ragazzi cimentarsi nel vicino Jungle Raider Parkin percorsi strutturati in sentieri sospesi in aria, tra tronchi e passerelle di legno, ponti tibetani e liane che collegano gli alberi tra loro, il tutto in completa sicurezza sotto la guida di istruttori e con dispositivo di protezione come caschi ed imbraghi. Terminata la parentesi ludica, siamo tornati alla sacralità e fatto ritorno a plotoni alla chiesetta i bocia hanno ascoltato le spiegazioni degli esperti Renato Sala che ha raccontato la storia della stessa e successivamente siamo scesi nel piano sotterraneo dove abbiamo visitato il museo veramente bene allestito ed ascoltato le spiegazioni del Vecio Adelio Valsecchi, memoria storica di questa emerita istituzione e che a dispetto dei suoi 86 anni, continua giornalmente ad accogliere i visitatori dispensando aneddoti. Arrivata l’ora della cena, abbiamo fatto nuovamente onore alla maestria dei cuochi ed al termine alcuni di noi adulti si sono incamminati insieme agli amici lecchesi lungo le pendenze della pista da sci sino a raggiungere un pianoro dove sono state distribuite le fiaccole che una volta accese hanno formato un lungo serpentone che discendeva al Piano dove eravamo attesi sul piazzale della chiesetta ed è stato osservato un momento di raccoglimento in ricordo di chi è andato avanti. Successivamente all’interno della chiesetta, si è tenuta una serata intitolata “…che il Signor fermi la uère…Storie (in)cantate di Donne a cura del coro CONVIVIA MUSICA dedicato all’opera svolta dalle donne loro malgrado vittime della guerra di un secolo fa e delle fatiche da esse sopportate dovendo mantenere intere famiglie mentre gli uomini erano al fronte. Terminata la serata “ufficiale” è iniziata quella che vedeva riuniti nel tendone musici, cantori più o meno intonati, ma tutti con la voglia di stare insieme. Il mattino la sveglia (per chi ha dormito) è stata data dagli animali ricoverati lì vicino e dopo la colazione ci siamo mischiati ai tanti alpini, famigliari e turisti che già riempivano il pianoro in attesa del corteo dei Gonfaloni e Vessilli che hanno fatto il loro ingresso nel piazzale della chiesetta preceduti dai nostri ragazzi perfettamente inquadrati che hanno partecipato con tutti i presenti alla cerimonia dell’Alzabandiera. Prima della S. Messa officiata da Mons. Maurizio Rolla, il Presidente sezionale Magni ed il Vicepresidente nazionale Crugnola hanno ringraziato i presenti, portando i saluti del Presidente Favero e rimarcando l’importanza di continuare a ricordare questi nostri “ragazzi” di cent’anni fa e del debito di riconoscenza che ancora dobbiamo loro. Terminata la funzione religiosa, i nostri bocia sono stati fatti entrare in chiesa dove, in presenza dei famigliari di alcuni alpini morbegnini scomparsi, sono state benedette le nuove marmette riportanti i nomi dei loro congiunti. Dopo le foto di rito si era già fatta l’ora di pranzo che è stato letteralmente “sbranato” dai presenti, con un occhio comunque all’esterno in quanto il tempo iniziava a peggiorare convincendoci quindi ad anticipare, seppur di poco, la partenza e così, zaini in spalla, dopo avere salutato e ringraziato gli amici della Sezione di Lecco, abbiamo imboccato il sentiero che ci ha riportati al piazzale degli automezzi con i quali siamo tornati a Cesano dove i bocia hanno trovato i genitori venuti a riprenderli certamente arricchiti di una nuova e significativa esperienza. E’ stato comunque molto bello vedere che tra di loro si è instaurata una bella amicizia malgrado la lontananza e ci auguriamo possa continuare anche nel futuro. Esperienza più che positiva della quale essere contenti e da ripetere.

Franco Maggioni







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