Per non dimenticare Piacenza 2019 (Novembre 2019)
Data:
Argomento: Sezione ANA Milano


 

“ PER NON DIMENTICARE”

19-20 OTTOBRE 2019 A PIACENZA RADUNO DEL 2°RAGGRUPPAMENTO


All’appuntamento  non poteva mancare il nostro gruppo che si presentò con un discreto numero: 6 soci  al mattino di domenica 20 u.s. si trovarono puntuali alla fermata del pullman ( il ns. capogruppo era già a bordo  mentre  l’ottavo, da  noi sopranominato l’uomo delle stelle, ci attendeva  a Piacenza, giusto per l’esattezza ) il tutto organizzato in collaborazione con il capogruppo di Castano Primo  ( grazie  e alla prossima ). Mi piaceva esserci  quel giorno perché  avevo già  mancato ad alcune date precedenti e  per rivivere in quella città, Piacenza, un po’ dell’Adunata del 2013. E’ ovvio, partecipare quest’anno, non è paragonabile all’ evento di allora certamente di  più ampio respiro .. alpini che arrivano da tutto il mondo … fantastico … che si ritrovano perché sentono di dover  esserci, quasi un obbligo  sequenziale  con l’iscrizione all’A.N.A.  Così a Piacenza  in quest’ultimo incontro abbiamo potuto rivivere seppur in forma ridotta la stessa atmosfera dell’adunata-madre. Già lungo l’autostrada i pullman carichi di alpini si fiancheggiavano, si superavano,  ognuno dei passeggeri si sentiva accomunato dal medesimo scopo, dallo stesso traguardo.



Dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna  tutte le ”Penne Nere” si ritrovarono in quella che si può definire a pieno titolo ” cittadella militare: al Polo Mantenimento Pesante Nord” sede del genio pionieri/pontieri dell’Esercito  chiamato  anche Arsenale cosi almeno mi sembra di aver capito. Veramente si tratta di un grande complesso di fabbricati, magazzini, officine ecc.. che in realtà  rissente della ristrutturazione per non dire riduzione delle forze armate, quindi tanti e tanti stabili vuoti in attesa di chissà o di che cosa ma non eravamo andati a Piacenza per questo. Diciamo che l’ampiezza del complesso permise l’ammassamento degli alpini convenuti  prima di sfilare per le vie della città dopo i discorsi di circostanza. Piccolo inciso:  gli oratori, sindaco, prefetto, assessore alla PC fecero la loro parte ma  volete mettere con quanta grinta alpina si espresse il nostro Presidente Favero ovviamente applauditissimo.  Anche se inizialmente sembrava che le nuvole volessero nascondere il sole   in realtà  abbiamo goduto da subito di  una bella giornata. Da 15 giorni controllavo le previsioni  del tempo: temporali, nuvole, ancora temporali, tuoni e lampi: si poteva solo sperare. Inconsciamente, in contemporanea,“bussavo” lassù, da san Maurizio patrono degli alpini, non  fare scherzi, fa il bravo, guarda giù  e mentre lo supplicavo, mi preoccupavo di cacciare nello zainetto  un cambio, un paio di calzini, di scarpe, non si sa mai, non è mica detto che Lui fosse stato d’accordo con le mie aspettative e  la mia fede. Invece è andata benissimo e in questo optimum come non accomunare i suoni, i colori, le fanfare, le bandiere, l’accoglienza della gente.  Già da subito, dall’inizio,  la presenza dei cittadini  che facevano ala  lungo tutta la sfilata con il sorriso e gli applausi ci confermava la  simpatia, la piena adesione con quanto scritto sugli striscioni esibiti  dalle varie sezioni durante il percorso fra le vie del centro. Purtroppo a mio parere, per altro condiviso, non mancò la nota negativa:  nella sezione di Milano l’assenza totale di sindaci o loro rappresentanti, almeno io non ne ho visti, ad eccezione di due assessori del comune di Castano Primo, uno dei quali con fascia tricolore,    entusiasta, a dir poco, per la manifestazione alla quale aveva partecipato vivendola assieme a noi, con noi. Comunque tutto bene, bel  tempo e anzi  di più, festeggiando alla fine in un agriturismo; era nel prezzo,  ci toccava,  quasi un obbligo, una vera faticaccia  con la prospettiva del prossimo incontro in quel di Lecco. I soliti contrattempi al rientro e  guai se non ci fossero stati, non sarebbe bello, ci accompagnarono in quel di Milano dove ci aspettavano minacciosi nuvoloni che durante la notte si scatenarono sulla città. Sicuramente ma forse è solo una mia discutibile  presunzione,    san Maurizio avrà pensato  di aver esaudito le preghiere dei suoi protetti a Piacenza, ma per Milano non aveva avuto nessuna richiesta.

                                                                                PIO 

 







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