Notizie dalla trincea (Maggio 2020)
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Argomento: Gruppo


NOTIZIE DALLA TRINCEA

Buon giorno a tutti, non me ne vogliano gli amici della Sezione se prendo in prestito, parafrasandola, la testata di informazione sezionale che puntualmente arriva nelle nostre case, malgrado i difficili e surreali tempi che stiamo vivendo e che mantiene vivo il filo che unisce gli alpini ai propri Gruppi e Sezioni. E’ veramente una situazione di estrema difficoltà per tutti noi quella che stiamo vivendo e che non trova riscontro in nessun periodo della nostra storia e che segnerà per tanto tempo il nostro modo di vivere e di convivere con gli altri, a cominciare dai nostri famigliari, per arrivare a chi non fa parte della nostra ristretta cerchia di conoscenze tra i quali si collocano gli appartenenti alla nostra famiglia verde. Si perché uno dei pericoli in ambito associativo che correremo dopo la cosiddetta riapertura, o fase due che dir si voglia, riguarderà proprio il riprendere a ritrovarci e ad essere alpini, riprendendo le nostre abituali iniziative, senza strafare certo, ma con l’intento di tornare a una, seppur forzata, normalità. E a questo punto entra in gioco ognuno di noi, alpini, amici, aggregati ognuno con l’impegno morale di dare il proprio contributo a iniziare magari proprio da chi non ha mai frequentato o da molto tempo ha tralasciato la vita associativa perché, parliamoci chiaro, vista l’età non sempre verde di chi sinora si è impegnato mantenendo vivo il nostro Gruppo, è presumibile che, seppur con un allentamento delle limitazioni, si corre il rischio che venga meno la presenza di alcune figure “storiche” ed è appunto in questo momento che sarà richiesta la presenza di nuova linfa vitale per poter proseguire la nostra vita associativa.

 



Un appello quindi rivolto a tutti i nostri giovani (certamente più giovani delle “vecchie” leve) perché sappiano dimostrare, come dice la nostra Preghiera, di essere degni delle glorie dei nostri Avi e sappiano generosamente donare un po’ del proprio tempo per dare un futuro alla nostra Associazione che dopo questa forzata battuta d’arresto ha bisogno dell’aiuto di tutti per ripartire. Malgrado il periodo di “letargo” obbligato, in questi due mesi l’Associazione Nazionale Alpini ha continuato a lavorare grazie all’opera dei soci dei Gruppi e della nostra Protezione Civile che in quasi tutti i Comuni si sono adoperati con opere di solidarietà come la consegna di medicinali, pasti, generi di conforto, consegna di mascherine, presidi medici destinati agli ospedali e alle R.S.A. e a una miriade di altre iniziative culminate nella straordinaria realizzazione dell’Ospedale di Bergamo diventato un esempio a livello MONDIALE di quello che sanno fare gli uomini e le donne con la penna. Personalmente la ricompensa maggiore è quella di sapere che spesso quando i cittadini chiamano i servizi sociali dei Comuni o della Città Metropolitana per essere aiutati, facciano addirittura la richiesta esplicita di essere seguiti dagli alpini, veramente una grande soddisfazione e riconoscimento dell’impegno profuso. Probabilmente, ci auguriamo tutti, quando leggeremo queste parole la nostra Sede sarà nuovamente agibile ed autorizzata ad ospitarci, non facciamoci pregare e diamoci una mano per ripartire insieme.

Franco Maggioni







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