Esercitazione in Valmalenco 2007

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Nei giorni dal 7 al 9 settembre si è svolta, organizzata dalle Sezioni di Sondrio e Tirano, una esercitazione di Protezione Civile denominata “VALMALENCO 2007” in occasione del ventennale della tragica alluvione della Valtellina che vide l’intervento di tutte le Sezioni A.N.A. che sotto il coordinamento della Sede Nazionale fornì un aiuto che si concretizzò in ben 13.000 giornate di lavoro.
Questa esercitazione ha visto la partecipazione di oltre 400 volontari delle Sezioni della Lombardia ed è stata studiata per lasciare un concreto ricordo ripristinando sentieri, alvei di torrenti e mettendo in sicurezza muri a secco e si è svolta sotto la supervisione del generale Maurizio Gorza coordinatore nazionale della nostra P.C.
L’area destinata all’esercitazione comprendeva i Comuni di tutta la valle dove hanno operato i vari cantieri di lavoro situati sul territorio di Chiesa V.co, Lanzada, Torre S. Maria, Caspoggio e Spriana.
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Il campo base è stato situato nel centro sportivo di Caspoggio e già dal pomeriggio di venerdì 7 è sorta la tendopoli dove i volontari hanno alloggiato nei giorni dell’esercitazione e dove era allestita la sala operativa in costante contatto con tutte le squadre impegnate sul terreno.
La sera, dopo la cena consumata presso la palestra del centro sportivo, il tragico rituale della notte nel tendone dove, tra concerti di allegri boscaioli e motori esterni abbiamo atteso l’alba per l’inizio della giornata lavorativa.
La colazione alle 6 e l’Alzabandiera mezz’ora dopo avranno certamente fatto iniziare con gioia la giornata anche ai cittadini, ma tant’è…svegli noi…
Al termine dell’Alzabandiera e prima di essere destinati alle aree di lavoro, il Gen. Gorza ha fatto le ultime raccomandazioni con particolare riguardo al tema della sicurezza che deve sempre avere la priorità su ogni nostra iniziativa.
Di seguito ci siamo recati al nostro “cantiere” situato a Lanzada dove per tutta la giornata abbiamo lavorato ripristinando un sentiero che dal centro andava in cima alla montagna e contemporaneamente si liberava l’alveo del torrente, che scorreva a fianco, dalle piante che lo ostruivano e dai residui accumulati che, in caso di piena, diventerebbero dighe.
Importante ricordare l’importanza che rivestono queste esercitazioni che, oltre a lasciare risultati tangibili sul territorio interessato, servono a testare le attrezzature e lo spirito di affiatamento e coordinazione tra i volontari in modo da essere pronti nelle vere emergenze.
Abbiamo lavorato per tutta la giornata e a fine pomeriggio, constatato il buon risultato, abbiamo fatto ritorno al campo dove, a causa di altri impegni in Sede, alcuni di noi hanno salutato quanti rimanevano un’altra notte e alla cerimonia commemorativa della domenica, facendo ritorno a casa soddisfatti per il lavoro svolto.

F.M.