USCITA S.I.A.
E finalmente domenica 14 febbraio, dopo un anno di forzata inattività, abbiamo ripreso, seppure in forma ridotta le uscite della S.I.A. cercando di rispettare le rigide norme che comunque persistono a limitare i nostri spostamenti e anche in un ambiente come quello montano, costringono a rispettare norme di comportamento che di solito diamo per scontato ad iniziare dal contatto fisico e dalla gioia di poterci vedere in faccia, salutandoci quando ci si incontra o scambiandoci un “bicchierino” dopo il panino in vetta. E’ proprio vero che questa pandemia ha stravolto la nostra vita anche nelle piccole cose che davamo per “normali” e alle quali non abbiamo mai fatto caso ma che ora rimpiangiamo ed andiamo a ripescare nella nostra memoria dove le custodiamo come tesori, augurandoci di potere tornare a goderne, questa volta assaporandone la bellezza pur nella loro semplicità. Ma passiamo alla cronaca, l’idea era quella di raggiungere la località dei Piani di Artavaggio, visto fra l’altro il divieto di uscire dalla propria Regione, partendo da due punti diversi e cioè dal Culmine di San Pietro sopra l’abitato di Moggio in Valsassina da parte del sottoscritto e dell’amico Giuseppe del Gruppo di Ceriano Laghetto, e da Vedeseta sul versante bergamasco ad opera degli amici del gruppo di Melzo.
Potremmo chiamarla pomposamente “uscita di progressione in ambiente innevato” ma in realtà, dopo mesi di inattività, si è trattata di una bella scarpinata in un ambiente stupendo grazie a una giornata di quelle da segnare sul calendario e a una neve veramente spettacolare che ci ha permesso di godere un panorama mozzafiato senza mai dover fare ricorso alle ciaspole, complice l’elevato numero di persone presente sui sentieri che li ha resi quasi una pista battuta. Comunque alla fine, arrivati ai Piani ed essendo in anticipo sulla tabella di marcia, in attesa di ricongiungerci con gli amici “bergamaschi” abbiamo deciso di allungare la salita ed arrivare sino al Rifugio Nicola dove purtroppo, a causa dell’eccessiva presenza di persone (ma prima tutta ‘sta gente dove stava??) abbiamo fatto dietro front e siamo ridiscesi ai Piani dove siamo stati raggiunti dai componenti della seconda “cordata”, Enrico, Paola, Luigi e Giorgio con i quali abbiamo consumato il rancio e scattato la foto di rito prima di riprendere la via del ritorno sino al bivio divisorio dei sentieri dove ci siamo dati appuntamento alla prossima uscita.
F.M.
