Uscita SIA (Febbraio 2022)
Data:
Argomento: Squadra Intervento Alpino


USCITA S.I.A.

Riprendendo finalmente il programma addestrativo previsto per i componenti della S.I.A. stilato nell’uscita di dicembre, domenica 16 gennaio la squadra si è recata all’Alpe Devero, località posta al centro dell’omonima valle. Il piccolo centro abitato è una frazione di 
Baceno, un comune della provincia del Verbano-Cusio-Ossola. L'Alpe, storico insediamento di pascoli per l'allevamento del bestiame, si trova a 1634 metri s.l.m. di altitudine, all'interno dell'area protetta del Parco naturale dell'Alpe Veglia e dell'Alpe Devero. La piana del Devero è un ampio pianoro circondato dai boschi di larici e dalle vette del Monte CervandonePunta della RossaPizzo Cornera e Pizzo Fizzi. All’alba il ritrovo all’uscita di Legnano dell’autostrada con agli amici del Gruppo di Melzo ed insieme abbiamo aspettato l’arrivo del pulmino della P.C. in arrivo da Cesano Maderno e poi via, finalmente di nuovo insieme per tornare a calzare scarponi e godere delle emozioni che solo la montagna può dare. Dopo un paio d’ore arrivo all’imbocco dell’alpe constatando purtroppo la quasi totale mancanza di neve che in questo periodo e specialmente in questa zona dovrebbe farla da padrona, a causa del maledetto anticiclone che da oramai due mesi imperversa sul nord ovest italiano e che ci confina in uno scenario primaverile, nonché della sbarra che consente l’accesso al posteggio e relativi inizi sentieri. A chi si lamenta per il caro posteggio a Milano, suggerisco di provare a salire lassù per avere una amara sorpresa, ma tant’è oramai siamo qui e ci tocca, quindi smontiamo dal mezzo e dopo poco iniziamo la nostra salita cambiando in corso d’opera la nostra destinazione, decidiamo infatti di risalire in direzione nord est dal piccolo centro abitato dell’Alpe Devero e di Crampiolo e di dirigerci verso il lago Codelago (anche noto come Lago Devero), un bacino artificiale che occupa gran parte del fondovalle della Valle Devero e di compiere l’intero anello.



E qui finalmente gli scarponi iniziano a sprofondare nella neve che, se anche non raggiunge l’altezza che dovrebbe avere in questo periodo, ci consente comunque di entrare nello spirito montano. Dopo circa un’ora e mezza raggiungiamo la sponda opposta alla partenza e si da inizio alla parte conviviale: il rancio, dove ognuno mette a disposizione degli altri quanto ha, anche con lo scopo di alleggerire lo zaino e ci si rilassa con le battute e le stupidate che tanto ci sono mancate in questi due anni. Ma dal momento che si tratta pur sempre di una esercitazione, viene il momento addestrativo e, sotto l’esperta guida del nostro caposquadra Giovanni si procede alla lezione di ricerca di comportamento in ambiente innevato, di ricerca dispersi sotto valanga e dell’utilizzo dei mezzi di auto – soccorso individuali come ARVA, pala e sonda con particolare beneficio dei nuovi entrati a far parte della squadra. Terminata la dimostrazione, di nuovo zaino in spalla e ripresa del periplo del lago e in meno di due ore siamo di ritorno al nostro mezzo sul quale ci “stravacchiamo” stanchi (si fa fatica a camminare nella neve..) ma soddisfatti della bella giornata trascorsa finalmente insieme in un ambiente magico che certamente ci ha ricaricati pronti ad affrontare una nuova settimana cittadina con l’arrivederci alla prossima uscita, questa volta in Val Varrone, laterale della Valsassina.

Franco Maggioni







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