Adunata Asiago 2006
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Adunata  Asiago 2006

E pure questa adunata è stata archiviata nell’armadio dei ricordi assieme alle tante che l’hanno preceduta e come esperienza per le edizioni future.
Preciso subito di non voler polemizzare con nessuno in particolare, ma è anche vero che le magagne vanno fatte notare per evitare di ricadere nell’errore.
Penso che tutti i partecipanti all’Adunata che erano accampati presso l’aeroporto di Asiago saranno concordi nell’affermare che, se logisticamente l’ubicazione rispetto al centro della città era quanto di più perfetto si potesse sperare, altrettanto logisticamente tutto quanto riguardava i servizi era indegno di una permanenza superiore alle 24 ore. L’importante è imparare dagli errori e cercando di ricordare le cose belle, bisogna dire che il gruppo dei partecipanti si è oramai affiatato e lo stare insieme a vivere la nostra festa ti fa tornare a casa ricaricato e pronto a ricominciare un anno sociale.
L’arrivo al mattino ci ha fatto subito capire la differenza tra questa e le altre adunate, infatti il termometro era molto vicino alla linea dello zero rispetto al solito e, specialmente durante la notte si sperimentavano soluzioni che ci facevano sembrare orsi in letargo a strati.
La visita della città, viste le dimensioni, è stata forzatamente breve anche se, come prevedibile, il Sacrario richiedeva un’attenzione e un raccoglimento particolare.
Purtroppo la nostra trasferta è stata funestata dalla notizia, giuntaci proprio durante la visita del Sacrario, della scomparsa del nostro Socio Giuseppe Roncari ed il luogo in cui ci trovavamo sembrava renderla ancor più grave.



 Nel frattempo ci aveva raggiunto anche i nostro socio emigrato, Andrea, sempre presente in questa occasione e che egoisticamente abbiamo rimesso al lavoro per la gioia dei nostri palati. Il sabato mattina abbiamo potuto visitare anche il museo della guerra a Canove ed ammirare la passione degli organizzatori per tramandarci le condizioni di vita e la dura lotta combattuta dai nostri predecessori.Il pomeriggio del sabato ci ha visti partecipare alla S. Messa officiata al Sacrario alla presenza di
migliaia di alpini e famigliari che riempivano il piazzale, tutto il vialone di accesso e l’intera strada che portava al centro, tutti convenuti per portare il proprio doveroso omaggio al ricordo dei 60.000 Caduti, italiani e non, un tempo nemici ed ora accomunati nella morte.
Il sabato sera, abbiamo preferito passarlo all’accampamento con un fuori programma veramente speciale, infatti impossessatici della tenda lasciata sguarnita del Gruppo di Arese (succede anche questo all’Adunata) abbiamo assistito ad una esibizione del Coro A.N.A. Milano che ha deliziato i presenti con i suoi brani, dedicando infine il “Signore delle Cime” alla memoria del nostro Socio Giuseppe Roncari.s

La domenica mattina di buon ora e sotto una pioggia battente (ma non poteva aspettare ???) l’inizio della sfilata ed era una vera emozione vedere sfilare i nostri Veci, i reduci impettiti, seppur sotto l’acqua, a gustarsi i meritati applausi, affiancati dai giovani dell’Associazione, quasi una staffetta dell’eredità morale che ci hanno tramandato e che i nostri bocia si sono impegnati ad osservare.
La sera al campo seguivamo con lo sguardo gli amici che iniziavano a far ritorno a casa e per concludere degnamente abbiamo passato la serata ospiti degli amici di Valdagno e della loro fanfara.
Come ultimo capitolo, l’indomani lo smontaggio del campo e la lunga strada del ritorno naturalmente rivolgendo cenni di saluto agli sconosciuti amici che incrociavamo in autostrada, dandoci un muto arrivederci a Cuneo 2007.







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