IL TRENO DELLA MEMORIA
Sabato 8 ottobre mentre il gruppetto dei soliti volontari (ai quali tra l’altro va il ringraziamento di TUTTO il Gruppo) si impegnavano nel primo dei due sabati mattina dedicati alla manutenzione della nostra Sede, si è svolta a Milano la cerimonia in onore del Milite Ignoto la cui ricorrenza è stata celebrata in forma ufficiale in tutti i paesi d’Italia lo scorso anno in concomitanza con il centenario della traslazione della Salma all’Altare della Patria a Roma. Per dare comunque la possibilità ad un maggior numero di italiani di rendere omaggio a questa figura che rappresenta da oltre un secolo ogni soldato italiano caduto per la Patria, è stato istituito un convoglio speciale, esatta riproduzione di quello storico che il 4 novembre 1921 giunse alla stazione Termini e oggi denominato “Treno della Memoria” che, partito da Trieste il 6 ottobre in 17 tappe toccherà 730 stazioni sul territorio nazionale e che nella sua terza tappa è arrivato nel capoluogo lombardo fermandosi alla stazione di Porta Garibaldi.
L’evento curato dal Ministero della Difesa ed affidato alle varie Armi, ha visto a Milano la gestione da parte dell’Aereonautica Militare e la partecipazione di tutte le Associazioni d’Arma presenti sul territorio per la cerimonia del sabato mattina, mentre nel corso della giornata si è vista a rotazione la presenza degli studenti delle scuole milanesi e personalmente ritengo che per noi alpini sarebbe stata una cerimonia più sentita, senza i clamori dell’ufficialità, con spiegamento di autorità e protocolli da seguire che a mio parere hanno tolto molto della spontaneità alla quale siamo abituati nelle nostre manifestazioni sempre comunque molto sentite e partecipate, basta dire che gli alpini presenti costituivano oltre la metà dei partecipanti e si sono resi disponibili ai continui cambiamenti “logistici”. Comunque nel nostro cuore sentiamo di avere fatto il nostro dovere senza clamori ma con la doverosa presenza in onore di quel ragazzo che il 28 ottobre 1921 nella Basilica di Aquileia venne scelto da Maria Bergamas , madre di Antonio caduto a Marcesina il 18 giugno e il cui corpo non fu mai ritrovato, e che da quel giorno rappresentò ogni giovane Caduto e rimasto senza una tomba su cui ricordarlo.
Red.
