Vita di Gruppo (Luglio 2023)
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Argomento: Gruppo


VITA DI GRUPPO


Queste quattro righe traggono lo spunto da un momento di convivialità. Eravamo in sede: in uno dei vari capannelli ascoltavo quanto un socio  ci raccontava ossia come avesse dovuto spiegare ad un suo, presumo, conoscente, che l’attività degli Alpini non fosse  quella ed esclusivamente unica  di essere simpatizzanti delle tavolate e dei vari  prodotti etilici ma che gli iscritti dell’ANA si occupassero anche di ben altro. Ho avuto la sensazione che avesse dovuto faticare non poco per contestare le osservazioni che gli venivano fatte  concludendo finalmente,  dopo svariate argomentazioni, che  noi in sede, oltre a ritrovarci armati di forchette e coltelli,  organizziamo anche serate a tema culturale, musicale o di interesse collettivo.  Il suo interlocutore alla fine tirò i remi in barca con la classica affermazione:  ah però, non lo sapevo.   Questo, presumo sia il frutto,  grazie ai mass-media immediatamente pronti a cavalcare notizie pruriginose, vedi l’esperienza dell’Adunata di Rimini o il comportamento di  qualche deficiente, peggio se tesserato “alpino” che, per forza di cose, non manca mai ed ignorare se gli Alpini siano presenti in Emilia Romagna nei terreni alluvionati. Sarei contento se qualcuno mi smentisse. Personalmente nei vari telegiornali non ho visto  finora uno straccio di qualche servizio sulla nostra Protezione Civile Alpina   attualmente presente ed impegnata assieme ai tanti ”angeli del fango” a farsi un mazzo così,    forse per non far torto a nessuno o, diversamente, sarò io che sono poco attento. Riandando alle prime righe a proposito del solito personaggio che ignora: mi sono riguardato il programma del mese di maggio esposto nel nostro mensile “Penna Nera”: riunione mensile  di consiglio con valutazioni di eventuale partecipazione all’Adunata alpina in quel di Udine, a seguire, disnarello in sede, una volta al mese e  ci sta, a seguire un’ altro impegno in quel di Canegrate sulle rive del fiume Olona: recita del S.to Rosario in ricordo dei soci Alpini andati avanti, presso la nostra  Cappelleta  (nostra perché edificata da noi).  



Eccoci disponibili a collaborare con la parrocchia, assieme agli amici del corpo bandistico ai festeggiamenti programmati  in occasione del centenario di fondazione della nostra Chiesa che si sono conclusi a sera, dopo il rito religioso ufficiato dall’Arcivescovo  di Milano, Mons. Delpini, con il taglio della classica torta e con  foto attorniato dai soci del gruppo impegnati nella gestione del rinfresco,  ma l’elenco degli impegni di questo mese continua; Ci aggiungiamo  una serata musicale grazie al maestro/amico Stefano Quaglia, cultore da una vita della cornamusa e musica scozzese accompagnato da un percussionista di lungo corso nella persona di Fabio Terragnoli, insomma   fra sacro e profano di carne al fuoco ce ne stata parecchia. Va da sé che per onorare tutte le date,  l’impegno richiesto non sia stato roba  da poco anche se mugugnando,    con un po’ di irritazione per il come non tutti i soci si interessino della vita del gruppo e automaticamente l’attività ricada sulle spalle dei pochi. Finché ce la faranno. Non è una lamentela  riguardo alle assenze che ci saranno sempre, è fisiologico, ma un  voler ammettere  purtroppo, che anche noi non siamo  perfetti. A questo punto mi pare giusto chiudere, finalmente, con l’ultimo appuntamento di maggio: la processione mariana  di fine mese, come per tanti anni, tranne la pausa  imposta dalla pandemia, anche quest’anno eccoci quali portatori della statua,  non so se dico un’eresia,  è un rischio, ma credo che la Madonna con noi si sia sentita, come sempre, in buone mani.

                                                             PIO







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