Alluvione in Romagna (Luglio 2023)
Data:
Argomento: Protezione Civile


EMERGENZA ALLUVIONE IN ROMAGNA

E se credevamo che la pioggia ininterrotta che ci ha un po’ rovinato la festa dell’Adunata di Udine fosse una mezza catastrofe, la possiamo considerare una goccia nel mare rispetto a quanto è capitato alle genti dell’Emilia Romagna che si sono trovati a subire una situazione terrificante che ha provocato 15 vittime, migliaia di sfollati e danni per miliardi con una ricaduta sull’economia dell’intera Regione che avrà bisogno di anni per tornare alla normalità. Come sempre i nostri volontari sono stati fra i primi ad accorrere a prestare assistenza e ad intervenire con uomini e mezzi per aiutare la popolazione a liberare strade ed abitazioni dal fango trasportato dall’acqua anche se gli interventi più consistenti si sono potuti effettuare dopo il graduale ritiro di quel mare che nel giro di poche ore ha sommerso oltre 800 Km. quadrati di territorio. Le colonne mobili dell’A.N.A. hanno mobilitato centinaia di volontari e la nostra Sezione è stata operativa nella zona di S. Agata sul Santerno, uno dei paesi maggiormente colpiti e devo dire che personalmente reputo questo uno dei peggiori scenari che ho potuto vedere in quasi 40 anni di Protezione Civile anche perché l’area interessata era veramente vasta. Come sempre intervenire in queste situazioni crea anche un disagio psicologico nel vedere tanta devastazione ed immedesimarsi nella disperazione della gente che ha perso veramente tutto a cominciare dagli oggetti, magari piccole cose, ma ricordi di una vita che purtroppo non ci sono più e che ti mette in difficoltà dovere rimuovere, accatastare e buttare negli enormi mucchi di detriti che venivano poi portati in improvvisate discariche tanto da decidere di perdere del tempo per ripulire pazientemente delle vecchie fotografie letteralmente coperte di fango e riconsegnarle all’anziana signora che guardava sconsolata i muri della sua casa desolatamente svuotata di tutto e sentirsi ringraziare perché erano le foto di suo figlio scomparso e dei suoi nipoti da piccoli. Naturalmente fra di noi, malgrado la situazione non sono mancati i momenti piacevoli, specialmente alla sera quando ci si ritrovava, certamente stanchi ma più puliti e con la voglia di stare insieme, volontari di varie Sezioni accumunati dallo stesso spirito. Al momento di scrivere l’emergenza può dirsi conclusa e le colonne sono rientrate tutte, ma se è vero, come penso che sia, che la natura alla fine presenta sempre il conto c’è da augurarsi veramente che si possa imparare dagli errori e fare in modo di non incorrere più in simili disastri.

Franco Maggioni









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