Il nostro futuro (Settembre 2023)
Data:
Argomento: ANA


IL NOSTRO FUTURO

 Venerdì 7 luglio, come da tempo programmata, si è tenuta presso la nostra sede una Assemblea Straordinaria riguardante il nostro futuro associativo che, se è vero che riguarda l’intera Associazione Nazionale Alpini, parte proprio dalla base e cioè dai Gruppi come il nostro che ne sono l’ossatura e struttura portante. Devo dire che malgrado la buona presenza di soci mi aspettavo una maggiore partecipazione perché il tema è fra i più importanti e riguarda tutti noi e va al di la delle Adunate, delle iniziative e delle manifestazioni che sono tutte cose che dipendono direttamente dalla risposta che sapremo dare alla domanda: “Che futuro avremo?” e di conseguenza che futuro avrà la società e le comunità che dagli alpini hanno sempre ricevuto aiuto e sui quali si è sempre potuto contare come esempio civico ed aiuto in calamità ed emergenze. Ebbene il tema affrontato quella sera verteva sul fatto che la sciagurata legge che ha temporaneamente SOSPESO (è giusto ricordare che l’art. 52 della nostra Costituzione non ne consente l’abrogazione) il servizio di leva come l’abbiamo conosciuto ha avuto come conseguenza il blocco di un ricambio generazionale nelle nostre fila, cosa che per oltre un secolo ha permesso all’ A.N.A. di crescere e diventare l’Associazione d’Arma più numerosa al mondo con le ramificazioni al suo interno dalla Protezione Civile, al volontariato, agli incontri con le scolaresche che oramai si dava per scontato sarebbero sempre esistite. Ma questa flusso che è stato interrotto è destinato a ripercuotersi sulla nostra vita associativa e del futuro dell’A.N.A. se ne parla oramai da tanti, troppi anni e le inevitabili decisioni hanno creato due linee di pensiero, una composta da Sezioni come la nostra con un numero limitato di iscritti e dove l’età media sale inesorabilmente senza ricambi che vede assottigliarsi le fila e disponibili ad aprirsi a nuovi scenari, l’altra dalle Sezioni chiaramente poste in aree di grande reclutamento alpino e che contano decine di migliaia di soci che non vedono imminente il “pericolo” anche se a mio avviso questo atteggiamento non è che un procrastinare una situazione che presto o tardi interesserà l’intera Associazione. La domanda che quindi è stata posta ai soci riuniti in Assemblea è stata quella di esprimere un parere riguardo la possibilità di aprirsi all’ingresso di persone che pur non avendo svolto il servizio militare nel Corpo degli Alpini, posseggano le caratteristiche richieste a ognuno di noi per far parte dell’Associazione, per intenderci quelli che da sempre sono chiamati e già iscritti come Amici degli Alpini, percorso che si raggiunge dopo essere ammessi come soci aggregati. Le ultime disposizioni dalla Presidenza Nazionale danno la possibilità ai singoli Gruppi di poter includere nel Consiglio di Gruppo la figura del rappresentante degli Amici con la possibilità di partecipare alle riunioni di Consiglio e per quanto riguarda noi la decisione da parte dei presenti è stata praticamente unanime nell’approvare tale proposta in quanto da sempre i nostri Consigli sono stati aperti a tutti e sinceramente nel nostro caso la presenza e la partecipazione del gruppetto di Amici risulta fondamentale ed indispensabile per la vita e il buon andamento del Gruppo anche se mi auguro con tutto il cuore che questa decisione non deve significare un delegare ulteriormente ad altri ciò che ognuno di noi potrebbe fare, ma sia un rinnovato stimolo per impegnarsi TUTTI ognuno con le proprie possibilità per andare avanti sulla strada che ci hanno indicato i nostri Veci ricordandoci che chiunque può aiutare a portare lo zaino dell’altro quando diventa pesante e la salita si fa più aspra.

                                                                      

                                                                                                                                        Il Capogruppo









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