Raduno Secondo Raggruppamento (Novembre 2023)
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Argomento: ANA


Raduno Secondo Raggruppamento

 Anche il nostro Gruppo presente

 

Il 14 e il 15 ottobre a Lodi si è svolto il Raduno del Secondo Raggruppamento, Lombardia ed Emilia - Romagna, il tradizionale appuntamento annuale che riunisce in una località gli Alpini,  gli amici degli Alpini e i loro familiari in un clima di festa. La cronaca delle due giornate è quella delle tradizionali adunate alpine con una nutrita partecipazione dei Gruppi delle Sezioni Bergamasche e Bresciane, mentre la nostra,  quella di Milano, è stata rappresentata da circa due terzi dei Gruppi che la compongono. Il Raduno è iniziato formalmente nel pomeriggio di sabato con gli Onori ai gonfaloni e al Labaro dell’Associazione Nazionale Alpini quindi il corteo che ha raggiunto il Duomo dopo aver sostato per un doveroso omaggio, al monumento dei caduti. In Duomo la celebrazione della messa è stata preceduta da una illustrazione delle origini del tempio nell’ambito della ricostruzione storica della città di Lodi. Interessante ma forse fuori luogo e comunque eccessivamente lunga e dettagliata soprattutto collocata dopo due ore di sfilata e con la prospettiva di ulteriori periodi in piedi, perlomeno per gli alfieri dei vessilli e gagliardetti. E li, per testimonianza diretta ho assistito alla concretezza alpina: fino al 1200 hanno resistito,  poi verso il medioevo qualcuno si era allontanato ufficialmente per  “bisognini”, mentre giunti al rinascimento si vedeva chiaramente che il richiamo di un  “bianchino” era irresistibile mentre i più devoti cercavano il confessionale. La gran parte comunque ha  resistito stoicamente fino alla ricostruzione dei giorni nostri. La serata è stata quella tipica delle adunate alpine: canti, fanfare e grande amicizia. Il giorno successivo è stato quello del Raduno vero e proprio.



Qualche migliaia di alpini all’ammassamento formalmente inquadrati, anche se con qualche fatica, dal servizio d’ordine e dagli “inviti” del “cerbero” responsabile. E per fortuna c’è lui perché mettere ordine fra alpini che magari non si vedono da tanto tempo,  rispettare la sequenza fra fanfare, crocerossine, alpini paracadutisti che devono gonfiare il paracadute, autorità civili e militari è tutt'altro che semplice. Ma anche li si manifesta lo spirito alpino di pazienza e collaborazione. Si ha la chiara sensazione che tutti si rendano conto della complessità dell’operazione e, dopo lungaggini dovute anche ai discorsi di rito, collaborano per la riuscita della manifestazione. La sfilata in centro città si è svolta fra un nutrito gruppo di persone che a tratti applaudivano al passaggio dei diversi Gruppi. Quello che colpiva però era l’atteggiamento da una parte dei bambini che armati di bandierine chiedevano “il cinque” e dall’altra di anziani che impossibilitati a scendere in strada per assistere al corteo cercavano dai balconi o dietro le finestre di attirare l’attenzione per un saluto o anche un ciao: e gli Alpini non hanno fatto mancare ne agli uni ne agli altri la loro amicizia.

 

Enrico

 







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