Scrivere un articolo
Per me non giornalista non è cosa da poco, da prendere sotto gamba oltre a quello che dovrei scrivere. Il “Penna Nera”, il nostro iperveterano giornalino di gruppo ha un’impostazione già scontata: alpini, vita di gruppo, cerimonie varie, insomma tutto o quasi, all’insegna della “penna”. Dopo tanti anni gli argomenti si assomigliano un po' tutti e quindi diventa acrobatico trovare nuovi spunti per le famose “quattro righe”, infine se per motivi vari non puoi partecipare ai momenti d’insieme e o celebrazioni varie magari presso altri gruppi, sezioni, addirittura all’ Adunata le difficoltà aumentano. Concludendo: per quanto mi riguarda, scartiamo la cronaca alpina già assolta dai vari partecipanti, la politica, per l’amor di Dio, lasciamola dov’è, di elucubrazioni personali, più o meno filosofiche non se ne parla; forse rimane qualche spiraglio su delle curiosità. A tal proposito mi son trovato di averne una sotto mano, si tratta di roba vecchia, un trafiletto tratto da un giornale sportivo dove il giornalista commentava un incontro di pugilato. In sostanza l’inviato, alla fine dell’articolo credo volesse stuzzicare i lettori con una conclusione sicuramente provocatoria. In poche parole evidenziando il coraggio dimostrato fino all’ultimo cazzotto dal pugile sconfitto, il nostro cronista coinvolgeva i lettori, aggiungendo una punta di navigata malizia professionale, con una conclusione che vi trasmetto letteralmente ed era questa: “ma sotto quei pantaloncini pulsava un cuor di leone” fine! Penso che rimanga ai lettori sbrogliare questa piccola matassa. Ognuno può pensare liberamente con relative conclusioni. Una delle quali potrebbe essere questa: o i pantaloncini erano troppo alti o il cuore era troppo basso. E’ pur vero comunque che il problema non sembra risolto e quindi il dilemma rimane aperto ma da parte di quel giornalista la furbata c’è stata tutta.
PIO